Microsoft, quarant'anni e non mostrarli. La società di Redmond, padre tra le altre cose di quel sistema operativo in grado di rendere fruibile un personal computer anche ai più impacciati, ossia Windows, punta ancora a stupire gli appassionati di tecnologie. E così, dopo aver lanciato le applicazioni di HoloLens - ossia visori che permetteranno di far funzionare programmi come Windows o Skype, fissando semplicemente un ologramma proiettato sul muro senza doverci sforzare con le dita - e ancora, il pensionamento di Internet Explorer in favore di Microsoft Edge, nonché l'attesissimo Windows 10, ora è pronta a lanciare occhiali capaci di leggere le emozioni provate dagli altri.
Vediamo come funzioneranno.
Come funzionano e a quali usi si prestano
Come riporta LaRepubblica, l'ufficio brevetti del colosso dell'informatica ha già dato il suo nulla osta: gli occhiali sarebbero in grado di leggere le emozioni di chi entra nel nostro campo visivo. In questo modo potremmo percepire se chi ci circonda è sincero, ed esterna davvero ciò che prova. Ma gli occhiali sarebbero rivoluzionari anche per diversi tipi di usi professionali: pensiamo agli interrogatori da parte della polizia, ai negoziati politici o commerciali, fino ai semplici colloqui di lavoro. Del resto, per questi ultimi, negli ultimi anni è diventato sempre più importante il campo psicologico e motivazionale; con veri esperti del settore che affiancano i selezionatori durante i colloqui per dare loro pareri sul candidato.
Forme simili di tecnologie esistono già, ma a scopo di marketing. Come quelle che decifrano emozioni dei volti e conseguente gradimento di un prodotto.
Certo, la domanda sorge spontanea: dove mettiamo la privacy? Certo, è comunque risaputo quanto ogni tecnologia apra un nuovo mondo, paure e dubbi etici. Comunque Microsoft sta cercando sempre di restare a passo con i sistemi operativi oggi più diffusi, Android e iOs. Per un'azienda che vuole restare a passo coi tempi, anche nell'era degli Smartphone. Malgrado i succitati quarant'anni di vita.