Da qualche settimana pare che Microsoft abbia abbandonato l'idea di utilizzare le applicazioni Android anche per Windows e abbia invece puntato tutto sulla cosiddetta App universale. Un'applicazione, quindi, che possa essere compatibile per tutti i dispositivi che montano un sistema Microsoft: dai personal computer alle XBox oltre, ovviamente, ai telefoni cellulari. Un cambio di strategia su cui non si trova d'accordo l'ex CEO di Microsoft, Steve Ballmer, il quale ha recentemente criticato l'attuale amministratore Nadella. Secondo Ballmer, infatti, la priorità dovrebbe essere assegnata al cosiddetto Project Astoria, con cui si sarebbe dovuta ottenere la possibilità per i dispositivi Windows di far girare le applicazioni Android.
Le app Android
La critica mossa all'attuale CEO non è priva di fondamento: le applicazioni di Android sono, ad oggi, all'incirca un milione e seicentomila, mentre quelle sullo WIndows Store non raggiungono le seicentomila. Molte delle principali applicazioni sono infatti presenti solamente sull'App store di Apple e sul Play store di Google, a detrimento degli utilizzatori del sistema operativo di Microsoft. Si comprende quindi per quali ragioni Ballmer spinga per un differente piano strategico riguardante l'argomento, al fine di colmare l'evidente gap che separa i proprietari dei tre principali sistemi operativi.
L'app universale
Nadella ha preferito invece concentrare gli sforzi del gigante americano sullo sviluppo di applicazioni universali.
Non v'è dubbio che anche questa possa rappresentare una utile novità per gli utilizzatori di Windows. Grazie a queste applicazioni, infatti, sarebbe possibile sincronizzare alla perfezione i diversi dispositivi, con evidenti vantaggi in termini di facilità e comodità d'uso. Del resto, Ballmer stesso era stato pesantemente criticato in passato per scelte giudicate non positive per Microsoft e dunque le polemiche non risultano certo essere una novità per i vertici della compagnia.
La risposta della società è arrivata per bocca di Chris Suh, general manager di Microsoft per le relazioni con gli investitori, il quale ha affermato di accogliere favorevolmente i feedback di Ballmer e di beneficiare del dialogo con lui. Una dichiarazione diplomatica, ma che probabilmente non rispecchia il reale umore dell'attuale CEO.