Novità per il parziale successo della sonda Schiaparelli, successo totale invece per l'orbiter Tgo.

Dopo il passaggio del satellite statunitense e con l'elaborazione dei dati giunti sulla terra prima che si perdesse il segnale si è capito quello che fino a poche ore fa era un mistero.

I retrorazzi che avrebbero dovuto rallentare la discesa del lander europeo sul suolo marziano, hanno funzionato solo per tre secondi, lasciando così che la sonda impattasse al suolo ad una velocità di oltre 200 km/h.

Il successo era vicino

Il problema, non si riesce ancora ad individuare con esattezza ma sulla tavola vi sono due ipotesi, la prima, che il computer abbia deciso, quasi sicuramente a causa di un bug, di spegnere i retrorazzi dopo tre secondi di accensione.

La seconda ipotesi invece è che il lander non sia stato in grado, per una qualche sorta di problematica software, di commutare il tipo di antenna, rimanendo in questo modo isolato.

Non è ancora detta l'ultima parola

Così spiega Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), dicendo che tutto è andato bene fino a quando, dopo il distacco dalla sonda rimasta in orbita, il lander non ha più risposto alle chiamate della sala operativa in Germania.

C'è sgomento e molto fermento nella sede dell'ESA a Darmstadt, dove ancora per tutta la nottata si continueranno ad elaborare le informazioni ricevute da Marte in quei pochi istanti di 'vita' di Mars Express inviati dalla sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), probabilmente domani, sostengono i tecnici, grazie alle informazioni dell'orbiter, decisamente più precise di quelle del radiotelescopio indiano di Pune, si saprà con maggior precisione cosa è accaduto.

Lo staff dell'ESA continua a sostenere però anche se con toni più smorzati, che la missione rimane un successo perché il Tgo è entrata senza alcun problema di sorta in orbita e che questa apparecchiatura ipertecnologica ha un'importanza fondamentale per la prossima missione che sarà nel 2020 e che programmerà l'invio su Marte di un Rover per l'esplorazione del suolo.