Il 15 aprile scorso la Commissione europea si è pronunciata in modo categorico sui sistemi di Android nel mercato commerciale e concorrenziale.

Secondo l'istituto europeo il sistema per smartphone Android avrebbe abusato della "propria posizione dominante" perchè presuppone un uso necessario, quasi obbligato di Google, anche senza l'installazione di un app specifica.

Come riportato dallo stesso Economist in merito a questa questione che risale a 6 mesi fa: "un produttore di cellulari può montare Android senza nemmeno un app di Google: ma per far si che chiunque possa usare il cellulare appena comprato è utile e comodo che via sia preinstallato, ad esempio, lo store di App di Google, Google Play.

La replica di Google

La società di Google non ha fatto attendere la propria risposta, spronata anche dalla multa prevista per un reato di tale genere (che può raggiungere i 7,4 miliardi di dollari).

Il vicepresidente e consigliere generale di Google, Kent Walker, si è infatti pronunciato riguardo la falsità delle ragioni esposte dalla Commissione europea in merito all'abuso concorrenziale.

Walker ha messo in evidenza la somiglianza del caso in questione con un precedente giurisprudenziale riguardante il caso Microsoft, sostenendo che attualmente bastano pochi secondi per scaricare un qualunque motore di ricerca diverso da Google; questo per non pregiudicare la libera scelta degli utenti.

La concorrenza è possibile anche con Android

La motivazione più pregnante, sempre secondo il parere del vicepresidente di Google, concerne il fatto che il possessore di Android consente di usarlo non appena scartato al pari di quello che fanno altri sistemi quali l'Iphone di Apple o il Windows Phone di Microsoft.

I possessori di Android possono installare e disinstallare le applicazioni proprie del sistema stesso, ma anche applicazioni concorrenti create da Mountain View.

Walker dice che: "L'89% di coloro che hanno risposto all'indagine di mercato avviata dalla Commissione ha confermato che le due società sono in competizione tra loro, e ignorare la concorrenza con Apple significa non cogliere la caratteristica distintiva dell'attuale scenario competitivo degli smartphone".