I prodotti destinati ai bambini diventano giorno dopo giorno sempre più tecnologici e permettono l'interazione, solitamente hanno le sembianze di piccoli robot o di bambole ed attraverso delle app scaricabili su smartphone è possibile comunicarci, conversarci e giocarci. Giocattoli intelligenti che sono in grado di stimolare le menti dei nostri figli e che spesso sono addirittura capaci di migliorarne le abilità cognitive grazie alle sollecitazioni, anche personalizzabili, che possono offrire attraverso le diverse attività disponibili.
Per quale motivo questi giocattoli sono pericolosi
Alcune associazioni internazionali hanno deciso, di comune accordo, di denunciare alla Federal trade commission, ovvero alla Commissione federale per il commercio statunitense, il fatto che due giocattoli definiti smart toys memorizzino e diffondano informazioni personali di ignare famiglie. Questi giocattoli sono capaci, attraverso un microfono e degli altoparlanti dotati di tecnologia Bluetooth, di carpire conversazioni ed informazioni senza alcuna limitazione, addirittura se provvisti di telecamera possono memorizzare anche immagini e video, oltre che la geolocalizzazione di un minore. Riuscirebbero "legalmente" ad operare in questo modo grazie a condizioni sulla privacy non troppo chiare e spesso soggette a modificazioni, nonché ad una inesperienza o ingenuità da parte dei genitori.
Quali sono i giocattoli incriminati
I due giocattoli finiti sotto inchiesta si chiamano "My Friend Cayla" e "I-Que Intelligent Robot", attualmente non sono commercializzati sul territorio Europeo, benché sia molto facile acquistarli dagli Stati Uniti attraverso il web. Sicuramente questa non è la prima volta che dei giocattoli mettono a rischio l'incolumità di genitori e bambini, solo poco tempo fa anche una versione dell'amatissima Barbie, della famosa casa produttrice Marvel, è stata indagata per "spionaggio" e nel caso di un gioco della VTech si parla di quasi 5 milioni di dati sensibili rubati per via di un hackeraggio.