Ultimamente si è sentito spesso parlare in tv di attacchi Hacker che hanno messo in pericolo la sicurezza informatica di importanti società mondiali. In vista di questo incremento spaventoso di hackerizzazioni, potrebbe risultare utile una pratica guida per contrastare, con piccoli accorgimenti quotidiani, gli hacker più potenti.

Prevenzione: backup quotidiano e aggiornamenti

I punti chiave da tenere sempre a mente per proteggersi dai virus e dagli attacchi hacker sono due: fare il backup quotidianamente e controllare gli aggiornamenti. Bisogna fare anche molta attenzione ai file, cancellando velocemente quelli che sembrano sospetti.

Questo perché i criminali informatici studiano le abitudini dell'utenza che vogliono attaccare. Ad esempio, se puntano un appassionato di pesca, il tentativo sarà quello di fargli aprire un link o un file in linea con la sua passione e, una volta attaccato il pc, entrare indisturbati e infettare il dispositivo, arrivando nel peggiore dei casi anche alle reti Lan interne.

Per quanto riguarda il backup è necessario che il salvataggio del contenuto dei computer (così come quello degli smartphone) avvenga quotidianamente, anche più volte al giorno. E' inoltre consigliabile fare tre copie dei propri dati e conservarli separatamente in diversi dispositivi di archiviazione dati. Per sicurezza, una delle tre copie, dovrebbe essere conservata nel cloud.

Un altro accorgimento importante per prevenire gli attacchi hacker è il controllo gli aggiornamenti, specialmente a livello aziendale. Enea Nepentini dell'impresa di investigazione Consilium, spiega che in Italia le piccole e medie imprese sono poco all'avanguardia sulla sicurezza informatica: non è ancora stata fatta una vera e propria cultura della prevenzione e della protezione dei sistemi informatici.

Cosa fare in caso di attacco hacker a livello aziendale

In caso di attacco hacker, prima di tutto bisognerebbe chiamare la Polizia Postale. E' inutile pagare il riscatto, visto che molto probabilmente la mail degli attaccanti sarà già stata bloccata. Gli esperti informatici spiegano che, dopo aver contattato la Polizia Postale, bisogna assicurarsi che non vi siano degli importanti profili dai quali gli hacker possano prendere il controllo generale dei computer aziendali.

Nel caso in cui ci fosse un profilo a rischio infatti, l'hacker riuscirebbe facilmente a ottenere le credenziali di accesso dell'amministratore, e, accedendo, si potrebbe espandere all'interno dell'intera rete, colpendo tutti i sistemi presenti. Dopo aver controllato tutti questi passaggi, bisogna che i computer infetti vengano resettati completamente, riportandoli quindi alle impostazioni iniziali.