Google ha introdotto una novità che rende ancora più facile associare un gadget al proprio smartphone con Android via Bluetooth. Fast Pair è la tecnologia in roll-out a partire dai dispositivi che installano Marshmallow per ridurre l’installazione dei device a un tap sullo schermo: avvicinando un paio di cuffie come BlackBeat 500 di Plantronics, fra i partner che hanno contribuito allo sviluppo di questa soluzione, l’utente riceve subito una notifica che domanda se avviare la connessione al device — includendo una fotografia dell’oggetto nelle vicinanze.
Una soluzione simile a quella di Apple con AirPods.
Fast Pair sfrutta la localizzazione geografica dello smartphone e il Bluetooth Low Energy per identificare i dispositivi compatibili con Android e associarli al sistema operativo. La grafica delle notifiche ricorda molto quella proposta da Apple su iPhone e non è la prima somiglianza coi device di Cupertino: tant’è che Big G ha previsto la rimozione del jack audio da Pixel 2 XL. La nuova tecnologia dovrebbe incoraggiare i produttori di terze parti a fare altrettanto, adeguandosi agli standard wireless del momento. Un’idea intelligente che dovrebbe essere assecondata da Bluetooth 5.
Google Pixel Buds vs Apple AirPods
L’introduzione di Fast Pair è un allargamento delle funzionalità presentate con l’annuncio di Pixel Buds, le cuffie wireless associate a Pixel 2 e Pixel 2 XL, a tutti i gadget Bluetooth realizzati per funzionare con Android.
È scontato paragonarle ad AirPods che Apple ha introdotto insieme a iPhone 7 e iPhone 7 Plus nel settembre del 2016: Google ha arricchito il proprio device sfruttando l’intelligenza artificiale per tradurre simultaneamente fino a 40 lingue e ha cercato di risolvere il problema dello smarrimento con un cordino regolabile.
Le Pixel Buds hanno bisogno di Google Assistant, che arriverà in Italia soltanto a partire dal 15 novembre insieme a Pixel 2 XL, ma a differenza dello smartphone non sono ancora disponibili sul mercato italiano.
La compatibilità delle cuffie con Marshmallow lascia intendere che Big G abbia semplicemente esteso la stessa tecnologia a produttori come Plantronics e Libratone: gli altri produttori interessati possono contattare da subito l’azienda di Mountain View per aggiornare i propri device e renderli compatibili con Fast Pair, che non dovrebbe richiedere alcuna modifica hardware.