Il mondo virtuale dei social network è sempre più pressante e, talvolta, invadente. Nessuno (o quasi), al giorno d'oggi, può fare a meno di utilizzare Facebook. E' lui il re dei social network, utilizzabile per i motivi più disparati: per lavoro, come semplice passatempo o per far conoscere il proprio pensiero in merito a qualche particolare argomento. Articoli, pubblicità, richieste di amicizia, gruppi, notifiche, messaggi, post e bacheche da 'scrollare' col dito o col mouse. Il mondo di Facebook è così ampio e variegato che, a volte, non si riesce più a vedere cosa ha 'condiviso' una persona cara e vicina a noi.
Per questo motivo Mark Zuckerberg ha deciso di cambiare qualcosa.
I post degli amici tornano in prima fila su Facebook
Il fondatore di Facebook non ha alcun dubbio ed è pronto a rivoluzionare la sua invenzione attraverso un aggiornamento di algoritmo. La novità di Facebook sarà che saranno messi in mostra per primi gli aggiornamenti di amici e familiari più stretti a scapito dei post delle pagine, siano esse news o pubblicità. Il cambiamento messo in atto da Mark Zuckerberg ha un'importanza rilevante perchè rimette l'utente al primo posto. Da qualche tempo, infatti, l'invasione di pagine e post sponsorizzati in bacheca aveva reso i fruitori più passivi rispetto all'utilizzo del social network, in quanto si limitavano a guardare video o leggere articoli senza tuttavia condividere o intervenire in maniera autonoma ed originale.
Facebook e le fake news: cosa succederà con il nuovo algoritmo?
C'è un'altra ragione fondamentale che ha spinto il ricchissimo numero 1 di Facebook ad intervenire per modificare la situazione: le Fake News. Constatata la crescente difficoltà a riconoscere le bufale su Facebook, Mark Zuckerberg ha deciso di promuovere questo aggiornamento di algoritmo che, però, si potrebbe rilevare un'arma a doppio taglio.
Le fake news, infatti, potrebbero essere meno diffuse rispetto al passato, ma risulterebbero maggiormente influenti sugli atteggiamenti e le credenze delle persone. L'atteggiamento dell'utente di Facebook, di solito, è accettare per vero l'articolo condiviso in bacheca da un amico, perchè le idee scambiate tra persone che la pensano alla stessa maniera rafforzano il loro pensiero.
Il cambiamento promosso dal miliardario innovatore, quindi, non elimina il problema fondamentale di Facebook, ovvero la bolla di filtraggio coniata da Pariser. La bolla indica il risultato del sistema di personalizzazione delle ricerche sui siti compiute da ciascun fruitore di Facebook ed ha come conseguenza 'estrema' la chiusura di ogni utente dentro una determinata bolla di informazioni.
Soltanto il tempo dirà se il cambiamento voluto da Zuckerberg sortirà gli effetti sperati.