Apple ha ammesso che sta utilizzando i server del rivale Google per ospitare i dati di iCloud, la piattaforma cloud della casa di Cupertino. A riferirlo è CNBN poche ore fa. Le prove per questa nozione possono essere rintracciate grazie ad uno dei più recenti documenti di sicurezza iOS, disponibili a chiunque voglia leggere sul sito della Apple. Il documento ora afferma chiaramente che la casa di Cupertino sta immagazzinando pezzi crittografati dei dati degli utenti che, a quanto si dice, non hanno informazioni preziose che potrebbero essere ricondotte ai singoli utenti di iCloud.

Apple ospitato da Google, conviene alla casa di Steve Jobs?

Ecco cosa riporta l'estratto: ''Ogni file è suddiviso in blocchi e crittografato da iCloud utilizzando AES-128 e una chiave derivata dai contenuti di ciascun blocco che utilizza SHA-256. Le chiavi e i metadati del file vengono memorizzati da Apple nell'account iCloud dell'utente. I file vengono archiviati, senza alcuna informazione di identificazione, utilizzando servizi di archiviazione di terze parti, come S3 e Google Cloud Platform''.

In passato, Apple si affidava ai servizi Web di Amazon e Microsoft Azure sempre per il servizio iCloud. Tuttavia, la recente conferma che gli utenti della casa americana utilizzano i server di Google è in realtà una prima comunicazione ufficiale, anche se questo è stato sospettato dagli esperti del settore dalla fine del 2016.

Il motivo è stato un picco senza precedenti di utilizzo dei servizi cloud di Google, che ha favorito l'azienda chiudendo il divario con i suoi più grandi rivali nel settore della memorizzazione su server remoti, la già citata Amazon e Microsoft.

Finora, non c'è alcuna indicazione che Apple stia usando Google per qualsiasi altro lavoro computazionale, diverso da quanto sopraelencato e non c'è motivo per cui ciò dovesse avvenire. Tuttavia, è stato stabilito un precedente accordo: nonostante Apple e Google siano stati in passato dei rivali molto agguerriti, ora sembra che siano addirittura disposti a fare affari, collaborando l'uno con l'altro.

Come cambiano le cose nell'arco di poco tempo: da nemici ad amici.

Google, al momento è colui che ospita tutti: oltre ad Apple, infatti, altri clienti pubblici sono Kroger, PayPal, Snap e Spotify. Con questi server affittati, le entrate del colosso che detiene il motore di ricerca più utilizzato al mondo si sono moltiplicate.