La nascita dei servizi di streaming ha letteralmente cambiato il mondo da un punto di vista della fruibilità dei contenuti multimediali. Rispetto a qualche anno fa, quando era necessario l'acquisto di ogni singolo CD o DVD per godere di una determinata opera, i servizi di streaming permettono di fruire della stessa risorsa senza possederla fisicamente, pagando un abbonamento fisso (che generalmente costa meno anche di un solo CD musicale).

La diffusione di questi servizi, per di più, ha anche contribuito a indebolire la pirateria online nei confronti di queste risorse.

Psicologicamente parlando, la possibilità di fruire di determinati contenuti pagando un prezzo fisso è certamente più appetibile rispetto ad altre alternative meno 'sicure' e illegali. Ad oggi, da un punto di vista 'musicale', i maggiori esponenti dello streaming online sono Spotify e, da qualche tempo, Apple music. Quest'ultimo, in particolare, sembrerebbe essere oggetto di una grande crescita, forse superiore a quella di spotify.

Negli USA, Apple Music ha un successo sempre maggiore

Stando a quanto comunicato in via ufficiale da Cupertino, la base di utenti di Apple Music avrebbe raggiunto la quota di 36 milioni di abbonati in tutto il mondo. Se si confronta tale dato con i 30 milioni di abbonamenti attivi a Settembre, ci si può facilmente rendere conto di come esso sia un servizio particolarmente amato.

Circoscrivendo la questione agli Stati Uniti d'America, sembrerebbe che Apple Music stia crescendo ad un ritmo addirittura superiore a quello di Spotify al punto che, se tale tendenza dovesse rimanere costante, Cupertino potrebbe superare l'azienda svedese entro questa estate.

A livello globale, tuttavia, la situazione è diversa

Il quadro finora analizzato, tuttavia, si restringe al solo suolo americano. La situazione nel resto del mondo, infatti, è notevolmente diversa. Spotify vanta infatti ben 70 milioni di utenti paganti sparsi per tutto il mondo e se a questa base di utenti si aggiungono anche tutti coloro che sfruttano la versione gratuita del servizio (la quale implica l'ascolto di qualche pubblicità tra una traccia e l'altra), ci si può rendere conto di come ad Apple manchi ancora tanta strada da fare.

Insomma, l'avanzata dei servizi di streaming è certamente buona cosa per tutti gli utenti. Resta, ovviamente, il discorso legato al possesso di un determinato bene, il quale è precluso da un servizio di streaming. Bisogna ricordare, infatti, che un servizio di streaming come Spotify fornisce solo l'accesso ad un determinato contenuto: variabile che, specie in questi ultimi anni, sta acquisendo sempre più valore.