Secondo quanto riportato da "Wired USA" e dalla sua eloquente copertina, il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, le avrebbe "prese di santa ragione". Non ci stiamo riferendo ad una vera e propria rissa in cui sia stato coinvolto il miliardario americano, ma alle polemiche che, in questi ultimi due anni, hanno coinvolto a vario titolo il social network blu.

Non solo, ma da una recente indagine di "eMarketer", Facebook starebbe perdendo utenti soprattutto nella fascia dei giovani al di sotto dei 24 anni. Ma procediamo con ordine, e cerchiamo di capire i motivi che si celano dietro queste difficoltà e la fuga dei giovani, che costituiscono un target commerciale molto ambito per diverse aziende.

Il biennio horribilis di Facebook

In effetti, gli ultimi due anni sono stati veramente complicati per il social network più famoso del mondo. Infatti si sono susseguite una serie di sfortunate circostanze che hanno fatto finire Facebook nell'occhio del ciclone, soprattutto in termini di responsabilità per quanto concerne ciò che viene pubblicato sulla piattaforma, e sotto l'aspetto del controllo che viene esercitato dagli addetti ai lavori all'interno del social network.

Per di più, proprio negli USA, Facebook è stato tacciato di fare vera e propria disinformazione, in particolar modo in una delle sue sezioni di punta, ossia la Trending. La polemica ha riguardato, in particolare, la gestione di questa sezione.

A tal proposito, il blog "Gizmodo", già nel maggio 2017 aveva iniziato a lanciare accuse nei confronti del social network, affermando che quest'ultimo arrivasse addirittura a manipolare le notizie di stampo più conservatore. D'altra parte, è noto che Mark Zuckerberg non sia mai stato un acceso sostenitore del presidente Trump, anzi.

Inoltre, ad incidere sotto il profilo economico, sarebbero state proprio alcune dichiarazioni del fondatore, secondo cui i risultati di bilancio sarebbero secondari rispetto ai benefici che la community deve ottenere dai servizi offerti dalla piattaforma. Tuttavia queste affermazioni, per molti, sono sembrate più che altro delle parole di facciata per salvare il salvabile.

Ed ora è arrivata anche la tegola dello studio di "eMarketer".

I giovani in fuga

L'analisi si è soffermata sul target giovanile relativo al mercato statunitense. Ma è ovvio che, trattandosi della più grande economia di mercato dell'occidente, sia una cartina di tornasole più che attendibile per mettere in evidenza quelle che sono le tendenze in atto. In base alle previsioni di "eMarketer", meno della metà dei giovani americani nella fascia dai 12 ai 17 anni userà Facebook almeno una volta al mese. Di conseguenza, entro la fine del 2018 - secondo l'indagine - la piattaforma rischia di perdere circa 2 milioni di utenti sotto i 24 anni che dovrebbero traslocare - in toto o quasi - su snapchat, un nuovo social network con le stesse funzioni basilari di Facebook, ma con la differenza che i messaggi e i video sono visibili dagli utenti solo per 24 ore.

Nel 2017 Snapchat ha totalizzato circa 300 milioni di utenti attivi, nonostante questa piattaforma non sia ad uso così immediato come quella creata da Zuckerberg. Ad ogni modo, secondo l'analista di "eMarketer", Debra Aho Williamson, Snapchat starebbe attuando le necessarie modifiche per attirare più visitatori. Anche se, per ora, la leadership di Facebook non è in discussione.