Ormai, come tutti sapranno, Whatsapp ha introdotto qualche anno fa la crittografia end-to-end in tutte le chat per salvaguardare la privacy dei milioni di utenti che ogni giorni si scambiano messaggi, sia scritti che vocali, con la famosa applicazione di messaggistica.

Però, questi controlli severi, decadono un po' quando riguarda lo scambio di informazioni tra due portali: Whatsapp e Facebook, i due social network di proprietà di Mark Zuckerberg.

Per anni, è stata negata dai vertici delle aziende la possibilità di scambiare informazioni sugli utenti, e dunque sulle rispettive privacy, tra le due piattaforme, ma al giorno d'oggi, questa ''promessa'' è letteralmente decaduta.

AGCOM, in passato, ha già multato Whatsapp per una cifra pari a tre milioni di euro per un motivo molto simile. Lo stesso provvedimento è stato preso dall'Unione Europea, Germania e Francia, per una cifra che si aggira sui 110 milioni di euro. Per evitare la possibilità di incorrere in altre multe, la società che ha creato la famosa applicazione di messaggistica ha trovato un accordo con le autorità del Regno Unito.

Whatsapp si arrende all'Inghilterra

Nello specifico, Whatsapp ha firmato un contratto con l'ICO (acronimo di Information Commissioner's Office). Questo particolare organo è l'addetto che si occupa di garantire la tutela della privacy nel Regno Unito.

L'accordo prevede che l'applicazione dedicata ai messaggi non condividerà i dati degli utenti con il social network ''blu''.

Elizabeth Denham, commissario dell'ICO si è affermata entusiasta di quanto stipulato con il big delle conversazioni online. Inoltre, ha dichiarato chiaramente che lo scambio di informazioni tra due piattaforme non è illegale, a patto che siano rispettate le regole del General Data Protection Regulation.

L'Inghilterra, infine, non ha trovato motivi validi per poter multare Whatsapp, che intanto è impegnata ad effettuare alcuni test relativi allo scambio di denaro utilizzando l'applicazione stessa in India.

Il noto social network è spesso al centro di polemiche, o critiche da parte dell'utenza e con questa mossa, ha deciso di mostrare a tutti la volontà di rispettare la trasparenza e dunque in qualche modo conquistare la fiducia di almeno una parte degli utilizzatori. Vedremo se l'accordo sarà mantenuto, e seguiranno aggiornamenti qualora ci fossero delle novità importanti.