Prima l'addio agli LP e ora sembra che, dal prossimo 31 marzo 2019, Apple voglia mettere un punto di chiusura anche al download di iTunes; anche se questa notizia non è stata del tutto confermata, sembra già lasciare nostalgici molti utenti che lo utilizzavano. Secondo le indiscrezioni, iTunes rimarrà per sempre di 15 anni, senza poter arrivare al suo sedicesimo anno, dopo il debutto del 28 aprile 2003. L'anno scorso, le voci di corridoio a riguardo erano state smentite, ed era stato confermata la permanenza di questo servizio. Ma adesso sembrano tempi molto difficili per iTunes che non riesce a mantenere il ritmo delle piattaforme streaming su abbonamento (come ad esempio Spotify).

Inoltre, la Apple ha comunicato la fine in maniera definitiva della produzione degli iTunes LP.

Chiusura iTunes, novità al riguardo

Circa quindici giorni fa è stata inviata una mail da parte del Team Apple Music che dichiarava che Apple avrebbe rifiutato tutti i nuovi invii di iTunes LP dopo la data decretata per marzo 2018; chi invece ha comprato prima di questa notizia un album in cui è contenuto un LP, può scaricarlo utilizzando iTunes Match. In contrapposizione all'uscita di iTunes, sembra che Apple Music invece sia sempre più conosciuta e in crescita, grazie ai milioni e milioni di utenti che la utilizzano. Secondo ciò che ci è pervenuto, anche se non si ha ancora la certezza totale, sembra che Apple darà tutto il tempo ai propri clienti di potersi abituare a questa mancanza, facendo un ritiro per gradi, ma sembra abbastanza esplicito che l'azienda voglia portare il cliente a sottoscrivere abbonamenti.

Grazie a spotify, nato nel 2008, e oggi con circa 150 milioni di iscritti, si è dato l'avvio a un nuovo fenomeno che rende popolari i servizi streaming musicali e che aumenta sempre di anno in anno. Il suo obiettivo era quello di far capire che la musica appartiene a tutti, e questo suo crescendo sta dando filo da torcere a discografici e artisti, poiché gli utenti preferiscono pagare un servizio in abbonamento, ma che dà l'accesso senza limiti a tantissime canzoni, anziché comprare dei CD o scaricarle in digitale.

Non solo quest'App, ma anche altre, come ad esempio Google Play Music e Amazon Music, hanno preso il posto di Apple e iTunes, anche se qualsiasi sia la decisione definitiva finale, iTunes rimarrà lo stesso una tappa molto importante per la distribuzione della musica digitale.