Whatsapp smetterà di funzionare su alcuni smartphone. Mark Zuckerberg ed il suo team applicano la legge di una tecnologia che corre veloce. Il riferimento va a sistemi operativi e dispositivi che, in tempi neanche troppo lunghi, diventano obsoleti. Quando WhatsApp sceglie di estromettere dal proprio supporto molti telefoni, si tratta di notizie che fanno rumore perché molto spesso queste decisioni coinvolgono persone che non hanno una particolare predisposizione a stare al passo con i dispositivi di ultima generazione. Ciò, però, non li tiene fuori dalla schiera di utenti che utilizzano applicazioni che fanno oramai parte della quotidianità di tutti e proprio per questo in tanti rischiano di patire le decisioni che arrivano dall'alto.
Addio ai dispositivi obsoleti
Nella schiera dei telefoni che presto usciranno dal supporto ci sono, infatti, tanti dispositivi che rientrano ancora nell'utilizzo comune. Attualmente deve sentirsi coinvolto dal provvedimento chi ha una versione vecchia di Android. Il riferimento va a tutte le versioni che siano precedenti alla 2.3.3. L'elenco comprende Eclair (2.1), Froyo (2,2) e Gingerbread (2.3.7). Quest'ultimo continuerà ad essere supportato fino al 2020. Ai più sembreranno edizioni di Android fin troppo anacronistiche, ma i numeri dicono che sono installate sullo 0,3% dei dispositivi. Si parla di ben sei milioni di dispositivi. Attenzione, perché non solo la piattaforma Android sarà coinvolta.
Tutte le versioni precedenti a Windows Phone 8 avranno lo stesso destino. Nel calderone finiranno anche gli iPhone, in particolare i 3GS che si sono fermati a iOS 6. Stessa prospettiva anche per i melafonini fermi ad iOS 7 a partire dal primo febbraio 2020. A loro si uniscono i dispositivi con sistema operativo Asha, Nokia Serie 40 e Symbian S60.
In questi casi, però, si parla anche di telefoni che sono usciti sedici anni fa e di cui si trova traccia solo nei paesi in via di sviluppo. Ciò che si sa, per il momento, è che chiunque si serva di questi smartphone potrà continuare ad utilizzare il proprio account (non si sa ancora per quanto) con i limiti derivanti dall'avere una versione non aggiornata, ma non potrà più crearne di nuovi.
WhatsApp: arrivano gli stickers?
WhatsApp continua comunque a mantenere la sua leadership nel campo delle app di messaggistica. A dirlo sono i numeri di download rivelati dai vari store ed il livello di diffusione tra gli utenti. Un primato che, per il momento, non viene messo in discussione da una concorrenza folta e molto spesso anche valida. Il riferimento va, ad esempio, a Telegram. L'app russa inizia a diffondersi con un po' più di capillarità, ma non ha raggiunto il suo competitor principale. WhatsApp, conscio della qualità dei rivali, prova anche ad emularne alcune feature di successo. Nel caso di Telegram il riferimento va agli stickers. Un sistema decisamente più evoluto delle emoticons, che consente di utilizzare dei ritagli di foto nell'economia delle discussioni. WhatsApp sta lavorando con i propri sviluppatori affinché gli "adesivi" possano sbarcare sulla piattaforma acquistata da Zuckerberg nel 2015.