Uno dei sistemi di messaggistica istantanea più utilizzati, insieme a Telegram e Messenger, è sicuramente Whatsapp. La facilità e la velocità di utilizzo sono i motivi per cui queste applicazioni sono preferite rispetto alle tradizionali telefonate o agli sms. Se però Telegram spicca soprattutto per la salvaguardia dei dati personali, grazie ad un sistema di cifratura molto innovativo, un problema che da sempre è associato a WhatsApp è la sicurezza dei dati personali degli utenti. Spesso infatti vengono inviati link o immagini che poi si rivelano delle vere e proprie truffe e, quasi sempre, sono gli utenti, senza saperlo, ad alimentarle.
L'ultima truffa che sta creando diversi problemi agli utilizzatori di WhatsApp si chiama Olivia.
Olivia è la nuova truffa
Olivia è l'amico dell'amico che contatta l'utente con un numero sconosciuto, fingendo di conoscerlo: successivamente invierà poi i link che rimanderanno a immagini a luci rosse. Il fine di questi hacker è cercare di attirare soprattutto minorenni, che di solito sono più indifesi rispetto agli adulti. Quindi, si consiglia di non aprire nessun link qualora questi vi fossero inviati da numeri sconosciuti, a maggior ragione se chi si presenta, pronuncia il nome Olivia. Nonostante gli sviluppatori stiano lavorando per migliorare la sicurezza e la privacy degli utenti, le problematica riguardante gli hacker su WhatsApp resta la principale, anche se la novità riguardante l'inserimento dell'icona vicino a link che dovrebbe informare l'utente se questo è sospetto o non, dovrebbe aiutare almeno a limitare queste truffe.
A luglio la truffa più diffusa di WhatsApp era Momo
A luglio, invece, una delle truffe alimentate dagli utenti WhatsApp è stata Momo, che ha "terrorizzato" molti utenti in quanto riguardante una "maledizione" che si presenta con un'immagine alquanto misteriosa, inviata da numeri stranieri. Al contrario di Momo dunque Olivia si serve di link o immagini che, se cliccati, indirizzano l'utente ad una pagina esterna che servirà agli hacker per rubare i dati personali.
E' giusto sapere che, oltre ad inviare immagini o video a luci rosse, il fine principale degli hacker che hanno "lanciato" questa truffa è quello di rubare i dati personali degli utenti. La polizia della Contea di Cheshire ha già lanciato la notizia già inizio settembre per cercare di anticipare le azioni di questi hacker.