Il 10 dicembre 2019, presso l'Aula Magna Carassa e Dadda del Campus Bovisa, si è tenuto il convegno "Fintech e Insurtech: è tempo di alleanze". Nel corso dell'evento è stata presentata l'attività dell'ultimo anno dell'osservatorio Fintech e Insurtech della scuola di management del Politecnico di Milano.

Nell'epoca del "Open Finance" si può dire che la rivoluzione digitale abbia letteralmente investito i settori della finanza e delle assicurazioni, portando l'influenza dirompente dell'innovazione digitale a tutta l'industria dei servizi finanziari.

L'osservatorio ha censito 326 startup Fintech & Insurtech in Italia, per una raccolta complessiva di 654 milioni di euro in finanziamenti.

Il 29% della popolazione nella fascia di età tra 18 e 74 anni, pari a circa 12,7 milioni di utenti, utilizza già almeno un servizio Fintech & Insurtech, in particolare con riferimento ai pagamenti mobili e alle Chatbot come strumento principale di interazione con la banca.

Alla fine del 2018 il totale degli utenti che comunica con la propria banca tramite tablet o smartphone ha raggiunto il 20% mentre le filiali ad elevata automazione arrivano all'11% del totale.

L'osservatorio Fintech e Insurtech

Nato nel 2015, il gruppo di lavoro dell'Osservatorio Fintech & Insurtech è composto da Alessandro Perego e Marco Giorgino in qualità di responsabili scientifici e da Filippo Renga e Laura Grassi come direttori.

Le tematiche di ricerca includono Open Finance & Insurance Journey, livello di digitalizzazione degli intermediari finanziari italiani, business models per startup Fintech & Insurtech, strategie di utilizzo della tecnologia Blockchain in ambito Insurance e Finance, analisi delle esigenze di consumatori e PMI sui temi Fintech e Insurtech, Digital Wealth Management e Robo Advisory, implicazioni strategiche dell’utilizzo di soluzioni di Intelligenza Artificiale

PMI e competizione allargata

Nel 68% delle piccole e medie imprese è il proprietario o uno dei soci a tenere i rapporti con gli intermediari finanziari e sussiste una sensibile tendenza a mantenere una banca di riferimento (rilevata nell'89% dei casi).

Convenienza economia e adeguatezza dell'offerta costituiscono i criteri principali di selezione di banche e compagnie di assicurazione da parte delle PMI.

La diffusione di prodotti e servizi finanziari appare ancora incompleta con una percentuale del 36% che non ne fa uso, sebbene là dove essa esiste presenta una buon utilizzo di canali digitali come Internet banking. Fenomeno di particolare interesse riguarda la fornitura di servizi finanziari da parte di operatori di altri settori quali ad esempio Utility, Retail, Automotive e Tech. In Europa in questa categoria sono sono stati censiti 256 servizi offerti da 55 attori non finance in larga misura di tipo assicurativo (41%) e di finanziamento (31%) seguiti con percentuali minori da pagamenti e trasferimenti (18%).