Electronic Arts e DICE sembrano aver imboccato la via del ritorno alle origini con Battlefield 6, un nuovo capitolo che, a giudicare dalle anteprime, punta a ricreare l’esperienza classica e amata di Battlefield 3 e Battlefield 4. Dopo alcune uscite meno convincenti, in particolare Battlefield 2042, il franchise torna a una formula più tradizionale del videogioco, fatta di combattimenti su larga scala e un sistema di classi ben definito.
Gameplay, classi e modalità di Battlefield 6
Electronic Arts ha reintrodotto le classi già presenti nei precedenti capitoli: Assalto, Ingegnere, Supporto e Ricognitore.
Ciascuno di essi presenta uno stile di gioco e abilità caratteristiche, dal lancia-granate dell’Assalto alla capacità del Ricognitore di trattenere il respiro per colpi più precisi con il fucile da cecchino. Ci sono poi i gadget e i muri da riparo del Supporto o il kit di riparazione dell’Ingegnere. Tuttavia, c’è una novità in questo sistema: non ci sono più limitazioni alle armi che le singole classi possono usare.
La software house statunitense ha introdotto un nuovo sistema di movimento, chiamato “Kinesthetic Combat System”, che include meccaniche parkour come appoggiarsi alle coperture o rotolare a seguito di cadute, ma non è nulla di nuovo nel panorama videoludico. Al contrario, la possibilità di trascinare i compagni feriti prima di rianimarli è una dinamica utile e coinvolgente.
Le mappe sono enormi, realistiche e basate su ambientazioni urbane come Grande Mela (New York) e Assedio del Cairo, o scenari all’aperto come Picco della liberazione (ambiente alpino) e Valle di Mirak (ambiente campestre). Electronic Arts riporterà anche un livello particolarmente amato dalla community: Operazione Firestorm. La distruttibilità ambientale, pur senza brillare, rimane centrale: edifici che crollano, pavimenti e porte da sfondare, e ambienti in costante cambiamento renderanno ogni partita unica.
Per quanto riguarda le modalità, partite su larga scala come Conquista, Sfondamento e Corsa saranno il cuore del multiplayer; ci sarà anche una modalità inedita chiamata Escalation, che verrà mostrata durante le prove pubbliche.
I requisiti PC consigliati sono: AMD Ryzen 7 3700X o Intel Core i7 10700 per la CPU, Nvidia GeForce RTX 3060Ti o Radeon RX 6700XT per la scheda video, e 16GB di RAM. Pare che il titolo non sarà molto pesante. Come riporta TweakTown, anche le performance su console saranno ottimizzate: la modalità Qualità girerà a 60FPS, mentre la Performance a circa 90. PS5 Pro potrebbe avere una modalità dedicata a 120FPS.
Battlefield 6 sarà disponibile su PlayStation 5 e Pro, Xbox Series X/S e PC a partire dal 10 ottobre.
Electronic Arts prende le distanze dal disastroso Battlefield 2042
La compagnia sembra aver fatto tesoro delle (numerose) critiche che la community ha avanzato su Battlefield 2042: trasformare il suo storico sparatutto in un moderno game-as-a-service, come Fortnite o PUBG, non solo ha deluso i giocatori di lunga data, ma ha anche portato ad errori tecnici tra bug, crash frequenti e server instabili.
A questi si sono aggiunti tanti altri piccoli errori, come l’abbandono delle classi in favore del sistema degli specialisti, che ha ridotto il senso di cooperazione e i ruoli tattici all’interno delle squadre, o la rimozione della scelta dei server a favore di un sistema di matchmaking automatico e il passaggio di modalità classiche come Rush e Domination a eventi a tempo.
Anche il gameplay ha subito variazioni mal compatibili con la serie: le mappe, pensate per supportare fino a 128 giocatori, sono troppo vaste e spesso prive di coperture, riducendo l’aspetto tattico del gameplay, inoltre l’assenza di una campagna single-player ha dato l’impressione di un prodotto incompleto.
Tutti questi elementi hanno generato un forte malcontento nella community, rendendo il titolo uno dei meno riusciti del franchise. Electronic Arts ha cercato di salvarlo con i successivi aggiornamenti, ma non è mai riuscita a recuperare la fiducia dei giocatori.