Il 28 ottobre 2025 Microsoft ha annunciato un accordo definitivo che ridefinisce la partnership con OpenAI, aprendo un nuovo capitolo nella governance dell'AI avanzata e nella corsa verso l’AGI (Artificial General Intelligence). Questo accordo rafforza la protezione della proprietà intellettuale di Microsoft, introduce un comitato indipendente per verificare l’AGI e garantisce maggiore flessibilità operativa a OpenAI, segnando una fase cruciale per l’ecosistema tecnologico globale.
Struttura societaria e valore strategico dell’accordo
Microsoft supporterà la trasformazione di OpenAI in una Public Benefit Corporation (PBC).
Dopo la ricapitalizzazione, Microsoft deterrà circa il 27% dell’OpenAI Group PBC, valutato circa 135 miliardi di dollari.
Questa quota rappresenta un lieve calo rispetto al 32,5% precedente, ma certifica comunque una posizione di controllo strategica nel futuro dell’intelligenza artificiale generativa e dell’AGI.
Proprietà intellettuale e verifica indipendente dell’AGI
L’accordo estende i diritti IP di Microsoft su modelli e prodotti OpenAI fino al 2032, inclusi eventuali modelli post-AGI, a condizione che siano rispettate misure di sicurezza.
Punto chiave: la fine della semplice auto-dichiarazione dell’AGI. Ora l’eventuale raggiungimento dell’intelligenza generale sarà certificato da un comitato indipendente.
Microsoft manterrà diritti prioritari su metodi e strumenti interni di ricerca fino alla verifica AGI o al 2030, escludendo comunque:
- architetture dei modelli
- pesi
- codice di inferenza
- infrastruttura hardware/datacenter
- dispositivi consumer OpenAI
Questa scelta rende la governance più trasparente, sicura e auditable, tema centrale nelle discussioni globali sull’AI.
Flessibilità operativa e partnership aperte
Il nuovo accordo consente a OpenAI di collaborare con terze parti e portare prodotti su cloud non Microsoft, mantenendo però l’esclusiva delle API su Azure.
Microsoft, dal canto suo, potrà sviluppare AGI autonomamente, ma con limiti computazionali se usa IP OpenAI prima della verifica indipendente.
Risultato: un modello più aperto e competitivo, senza compromettere sicurezza e continuità della partnership.
Investimenti e infrastruttura Azure
OpenAI si impegna a ulteriori 250 miliardi di dollari in capacità cloud su Azure.
Microsoft rinuncia però al diritto di prelazione sulle risorse di calcolo, aprendo spazio a un ecosistema cloud più diversificato.
La novità rilevante è che OpenAI potrà offrire API anche a clienti governativi USA su cloud alternativi, ampliando il mercato istituzionale.
Conferme e lettura del contesto
Testate indipendenti sottolineano come l'introduzione di un meccanismo esterno di verifica dell’AGI sia l’elemento più innovativo dell’accordo.
Secondo analisi di settore, la partnership evolve verso maggiore trasparenza, minore dipendenza unilaterale e governance più robusta, in risposta alle pressioni regolatorie e competitive globali.
Implicazioni future
Questa intesa equilibra continuità e cambiamento:
- Microsoft preserva diritti forti fino all’AGI
- OpenAI ottiene maggiore autonomia e pluralità di partnership
- Il settore AI adotta nuovi standard di accountability e controllo indipendente
Il focus ora si sposta su:
- composizione del comitato AGI
- gestione delle capacità computazionali
- capacità di OpenAI di espandere l’infrastruttura multi-cloud mantenendo sinergie Azure.