Nel panorama sempre più complesso dello sviluppo software, emergono soluzioni che puntano a semplificare una delle attività più critiche e gravose: i test. Il 24 novembre 2025, TechCrunch ha annunciato che Momentic — startup specializzata in test automatizzati — ha chiuso un round di Serie A da 15 milioni di dollari, guidato da Standard Capital e con il contributo di Dropbox Ventures e investitori esistenti come Y Combinator e Karman Ventures.
Un salto di scala con l’AI nei test software
Momentic rientra nella tendenza in crescita delle aziende che applicano l’AI ai processi di Quality Assurance per elevarne l’efficienza.
La piattaforma consente agli sviluppatori di “descrivere i flussi utente critici in inglese semplice” e lascia che sia l’intelligenza artificiale ad automatizzare l’intero test. Con oltre 2 600 utenti attivi tra cui nomi come Notion, Xero, Bilt, Webflow e Retool, l’azienda dimostra già un’adozione significativa.
Chiarezza e rapidità al centro della proposta
Finora, i framework open source come Playwright o Selenium hanno dominato il mercato, offrendo controllo dettagliato ma complesso. Momentic, al contrario, scommette sulla semplificazione, abbattendo la barriera d’ingresso al testing e rendendo il processo accessibile anche a chi non è esperto. Non sorprende allora che il nuovo finanziamento venga reinvestito soprattutto nello sviluppo prodotto, con un occhio rivolto alla gestione dei test mobile e al potenziamento delle funzionalità di test case management una volta rafforzata la squadra di ingegneri.
Il contesto del settore e benchmark recenti
Il mercato del testing automatizzato è già affollato: nel febbraio 2024, Antithesis aveva raccolto 47 milioni di dollari per costruire una piattaforma autonoma che esegue test in ambienti simulati e identifica bug senza intervento umano. Altre realtà come Virtuoso (Serie A da 13,3 milioni nel 2021) e Opkey (Serie B da 47 milioni nel 2024) affrontano lo stesso problema con approcci diversi, per esempio utilizzando machine learning o strategie keyword-free focalizzate su ERP.
Trend: più test, meno complessità
Un motore chiaro guida l’innovazione: l’automazione dei test rende possibile eseguire una quantità di controlli impensabile con metodi manuali. Momentic dichiara di aver automatizzato oltre 200 milioni di passaggi di test solo nell’ultimo mese.
In un contesto dove ogni app genera nuove superfici di rischio e richiede test continui, questa potenza di esecuzione può diventare un vantaggio competitivo per gli sviluppatori e le aziende.
Implicazioni per qualità, velocità e governance
Da un punto di vista operativo, l’approccio di Momentic significa che test che richiedevano team dedicati e competenze tecniche diventano alla portata di cicli DevOps più snelli. Questo alleggerisce i team QA, accelera i rilasci e riduce i costi di manutenzione. Tuttavia, l’affidamento totale all’AI solleva due interrogativi: quanto è robusto il flusso di descrizione in linguaggio naturale, e quali garanzie di copertura offre rispetto a framework maturi? Il compromesso tra semplicità e completezza diventa cruciale.
Inoltre, l’ingresso di attori generalisti come OpenAI o Anthropic (che promuovono agent “coded testing”) può modulare la competitività del settore: Momentic deve affermare la propria differenziazione su precisione, scalabilità ed integrazione verticale.