Conferenza stampa con aperitivo e buffet a base di cannabis al Comune di Torino.

L'episodio è il frutto di un'iniziativa del medico radicale Silvio Viale a sostegno della proposta di legge regionale per l'utilizzo terapeutico della cannabis in Piemonte. Iniziativa non autorizzata dal Consiglio comunale che aveva concesso l'utilizzo della sala matrimoni del comune solo per lo svolgimento della conferenza stampa

Buffet alla cannabis: la campagna per l'uso terapeutico

L'iniziativa di Silvio Viale intendeva "rompere i tabù relativamente a una pianta ingiustamente criminalizzata" e per sostenere l'iniziativa di una legge regionale a favore dell'utilizzo della cannabis terapeutica in Piemonte.



Già lo scorso anno, Viale era stato promotore di un appello del Consiglio comunale torinese al Parlamento affinché si promuova una posizione di tipo legale verso la produzione e la distribuzione delle droghe cosiddette leggere. Al buffet a base di cannabis ha partecipato anche il capogruppo di Sel in consiglio regionale, Marco Grimaldi, promotore di una legge regionale che prevede il pagamento da parte del servizio sanitario dei medicinali a base di cannabis.

Buffet alla cannabis: le polemiche sull'iniziativa

E così, tra una zuppa e una tartina, una birra e una tisana, tutti rigorosamente a base di cannabis, l'iniziativa di Silvio Viale ha sicuramente attirato l'attenzione su un problema di cui anche il consigliere di Fratelli d'Italia, Maurizio Marrone, riconosce la validità, pur sottolineando che l'appoggio all'uso terapeutico, riconosciuto dal suo partito, questo non deve essere ridotto ad "un mercatino che sminuisce la questione".

Un'iniziativa, comunque, che non doveva essere tenuta, come ha fatto sapere il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Porcino, secondo cui l'autorizzazione all'utilizzo della sala matrimoni del comune era stata concessa solo per la conferenza stampa di presentazione della campagna di sostegno alla legge per l'utilizzo terapeutico della cannabis: "Qualunque altra iniziativa collegata", con evidente riferimento al buffet alla cannabis, " è da ritenersi non autorizzata".

Si attendono sviluppi alle polemiche in corso, ma intanto il sasso nello stagno è stato lanciato.