Saranno 1500 gli studenti in più in Piemonte dal prossimo anno scolastico ma il Ministero dell'Istruzione ha risposto 'NO' alle richieste della Regione e dell'Ufficio Scolastico per 553 docenti aggiuntivi: ciò significa che ogni Scuola piemontese, in media, avrà un insegnante in meno, ci saranno sempre più 'classi pollaio', difficoltà nell'organizzare il tempo pieno e nella gestione dei laboratori oltre ai probabili tagli ai corsi per gli adulti.

Ultime news scuola, giovedì 25 agosto 2016: caos in Piemonte 'Un docente in meno per ogni scuola'

I sindacati sono letteralmente andati su tutte le furie e hanno proclamato lo stato di agitazione: Rodolfo Aschiero della Cgil non esclude il blocco delle attività attraverso lo sciopero.

Lo stato di disagio, però, non riguarderà solamente il personale docente perchè la situazione si presenta particolarmente preoccupante anche per quanto riguarda il numero dei bidelli e il personale amministrativo in genere: a questo proposito, l'Ufficio Scolastico Regionale ha già provveduto ad autorizzare i posti in deroga (370) ma ne mancano almeno altri 200.

Situazione difficile anche per quanto riguarda il concorso, visto che la macchina delle nomine va avanti a rilento e si rischia seriamente di avere molte cattedre scoperte a settembre.

Organici 2016/2017: Miur non risponde alle richieste della regione Piemonte

Basta così? Nossignori perchè occorre anche considerare il discorso legato alle assegnazioni provvisorie: infatti, diversi insegnanti del Sud potrebbero tornare vicino a casa e, pertanto, sarà necessario nominare i supplenti.

Come sottolineato da Maria Grazia Penna della Cisl, queste operazioni dovevano concludersi prima.

Anche l'assessore regionale Gianna Pentenero ha sollecitato diverse volte il Ministero dell'Istruzione per chiedere quali criteri fossero stati adottati, tenendo conto che il Piemonte, di fatto, sta subendo un taglio netto agli organici, cosa che, invece, non sta succedendo in altre Regioni. Per ora, non si è avuta alcuna risposta da Viale Trastevere.