Nato nel Cinquecento, il cricket si è diffuso prima in Gran Bretagna e poi nel subcontinente indiano con la colonizzazione. Come tutti gli sport supera ogni discriminazione e il Sermig con il suo afflato umanitario e interculturale ha organizzato per il prossimo week-end "Four teams for Italy", un torneo di cricket tra Afghanistan, Bangladesh, Italia, Pakistan, a favore dei terremotati del Centro Italia.

Si tratta di un'iniziativa benefica, volta anche a rasserenare gli animi dopo gli attentatati islamisti. Di significato particolare in quanto i leader politici pakistani sono sempre stati ossessionati dal timore che l'India voglia favorire la frammentazione del loro Paese, soffiando sulla rivalità tra Pakistan, Afghanistan e Bangladesh.

Nel marzo scorso a Lahore, sedepolitica del primo ministro Nawaz Sharif, un kamikaze ha fatto strage di cristiani. E il nuovo sindaco di Londra, capitale del Regno Unito da cui è partita la colonizzazione dell'India, il laburista Sadiq Aman Khan è un musulmano di origini pakistane. Durante la Guerra Fredda, l'Islam pakistano si è molto radicalizzato con l'influenza crescente del wahabismo saudita.

I pakistani del cricket a Torino si raccolgono nell'area del Ponte Mosca dove si trova l'Arsenale della Pace, sede del Sermig, animato da Ernesto Olivero, a cui è stato appena assegnato il Sigillo della Regione Piemonte per la sua lotta contro la fame nel mondo, in favore dei Paesi in via di sviluppo, per l'accoglienza immigrati e la proposta ai giovani ideali nel nome della pace e della giustizia.

Partite di cricket pakistano si svolgono anche nella zona di piazza Sofia e della stazione del Lingotto e i giocatori provengono prevalentemente dal Kashmer nel nord ovest del subcontinente, regione di grande rilevanza economica, contesa al Pakistan dall'India. Ma sul campo da gioco si dimenticano le differenze religiose anche tra musulmani e induisti ed è un modo per vincere persino la nostalgia della lontananza da casa.

Undici per squadra per ogni inning tra fielding team e batting team, con i due striker che colpiscono la palla lanciata dalla squadra avversaria per poi cambiare posizione, cercando di non farsi eliminare.

Dallo sport alla danza

Oltre alla convivenza tra uomini da salvaguardare è anche il rapporto tra uomo e animali. Con questo obiettivo torna Torino Spiritualità, quest'anno con il nome 'D'istinti animali' dal 28 settembre al 2 ottobre.Quest'anno è già stato premiato il filosofo Peter Singer, docente di Bioetica e Filosofia, con l'Empty Cages, per chi si distingue nella difesa dei diritti animali e umani.

Proveniente dall'Australia,in guerra con l'Italia per l'importazione dei pomodori, dove pure il cricket è molto diffuso, lo studioso ha tenuto la lectio magistralis "La cosa migliore che Tu puoi fare" al Teatro Carignano. Ha spiegato come il rispetto della vita sia la base per non considerare l'altro inferiore sia uomo o animale. Si tratta della stessa tesi del nuovo sindaco di Londra, avvocato dei diritti umani.

E il 30 settembre al Museo d'Arte Orientale verrà messo in evidenza come non esistano per la filosofia indiana differenze sostanziali fra dei, uomini e animali. Comela danza tra animali-veicolo compagni delle divinità, elefanti, cervi, oche fulve e pappagalli che seguirà la conferenza.

Corpi umani e fattezze animali saranno sul palco, lo stesso giorno in prima italiana, alle Fonderie Limone di Moncalieri con il direttore del Ballet du NordOlivier Dubois che fa muovere 22 danzatori tra aquile, avvoltoi, civette, gazze, corvi, nibbi per Torino Danza.