E' accaduto a Torino, dove il 7 marzo scorso, un preteso santone di 69 anni, è stato arrestato per il reato di stupro di gruppo, assieme a un complice di 74 anni e al fidanzato di una ragazza, vittima di questi abusi. Ma ricostruiamo più nel dettaglio questa vicenda raccapricciante.

La denuncia di una ragazza

Intanto le indagini condotte dalla squadra mobile del capoluogo piemontese, nascono dalla coraggiosa denuncia sporta da una studentessa, che sarebbe stata prima narcotizzata e poi violentata nel corso delle sedute spiritiche. Intanto Paolo Meraglia, (questo il nome del sedicente santone), è stato arrestato lo scorso 7 marzo.

Stando a quanto è stato possibile fin qui ricostruire nell'ambito delle indagini, è emerso che il 69enne, insegnante in pensione, sposato e con figli, nel corso di queste sedute spiritiche avrebbe abusato più volte della ragazza.

Stando a quanto si apprende, l'uomo che si attribuiva poteri soprannaturali, all'epoca avrebbe fatto leva sulle insicurezze della ragazza 16enne, convincendola di avere delle forti negatività e che lui sarebbe stato in grado di togliergliele, sottoponendola a dei riti di purificazione. Tali riti in realtà, sempre stando a quanto è emerso dalle indagini, consistevano in rapporti promiscui, nel corso dei quali si consumavano anche sostanze stupefacenti. A finire agli arresti, come detto, anche il complice Biagino Viotti di anni 74 e il fidanzato 22enne della giovane.

Intanto la madre del ragazzo, che risulta indagata a piede libero, ha riferito agli inquirenti di aver subito anche lei, più di una volta, delle violenze nel corso di queste sedute spiritiche.

Stando a quanto emerge dalle indagini, alcune donne che avevano partecipato a questi riti di purificazione sarebbero rimaste incinte.

Ed in effetti alcune vi partecipavano perché il sedicente santone prometteva loro il dono della fertilità, se si fossero affidate alle sue 'cure'.

Intanto, tra i partecipanti alle orge, vi sarebbero anche persone che ricoprivano incarichi di rilievo, tra cui in particolare un uomo, ora deceduto, che avrebbe ricoperto ruoli importanti in ambito politico.

In ogni caso la partecipazione alle orge di per sè non costituisce reato, pertanto tra gli indagati, come detto, figurano solo l'ex insegnante, ora in pensione, il complice che ha fornito l'appartamento e l'ex fidanzato della ragazza, all'epoca dei fatti appena 16enne. Grazie al suo coraggio, sono partite le indagini che hanno permesso di accertare quanto avveniva nel corso di questi riti purificatori.