La guerra in Bosnia ed Erzegovina fu un brutale conflitto fratricida che si consumò tra l'aprile del 1992 e la fine del 1995: la nascita di Stati indipendenti nei territori dell'ex Jugoslavia, dopo la dissoluzione della Repubblica Socialista Federale (avvenuta nel 1991, a seguito del crollo del muro di Berlino e dell'indebolimento dell'ideologia comunista, a cui subentrarono sentimenti nazionalistici sempre più potenti), non fu indolore, se non nel caso esclusivo della Slovenia. Prima la Croazia e poi la Bosnia furono, infatti, teatro di tensioni e scontri sanguinari, tra i più efferati della storia moderna. Nel caso della Bosnia, si produsse una vera e propria guerra civile che interessò i tre gruppi etnici principali: serbi, croati e bosgnacchi, popolazione slava di credo musulmano, radicata dall'éra ottomana in Bosnia. Un conflitto vicino nel tempo e nello spazio, che però appare sepolto nella memoria degli italiani. Ma proprio stasera andrà in onda su Rai Uno la prima delle due puntate (la seconda sarà domani) di una mini-serie che ci riporta al di là dell'Adriatico, agli anni difficili di quel conflitto quasi dimenticato: s'intitola L'angelo di Sarajevo e l'attore protagonista sarà Beppe Fiorello.

La fiction è tratta da un libro e ispirata a una storia vera: il libro, uscito nel 2014 per l'editore BUR Rizzoli, s'intitola Non chiedere perché ed è stato scritto dal giornalista Francesco (Franco) Di Mare che, al tempo della guerra in Bosnia, era inviato per la Rai. Il protagonista del libro è anche lui un giornalista, si chiama Marco De Luca e parte come inviato per la Bosnia che si trova in guerra. Parte come qualcuno che vive la professione come una missione e, del resto, non ha più nulla da perdere: la ferita di un matrimonio finito sanguina ancora e il presente è un profondo buio, senza alcuna promessa di luce.

Dietro la figura romanzesca di Marco si nasconde la verità di Franco che, all'epoca del conflitto in Bosnia, era solo, senza legami affettivi e provato da una stagione difficile e asfittica della sua vita. Come Marco che, accorso in un orfanotrofio bombardato, incontra l'unica bambina bruna tra tante bionde, la piccola Malina, e sente per lei un trasporto particolare, così anche Franco, durante la guerra conobbe una piccola orfana di dieci mesi, di nome Stella, e la adottò, nonostante la sua condizione di single. Una vicenda toccante che dà prova della capacità dell'amore di resistere a qualsiasi violenza e delle molteplici sorprese che la vita riserva, anche quando non ci crederesti più.