Al via il 10 febbraio la gara canora più importante d'Italia: il 65° Festival di Sanremo.

C'è grande attesa per il ritorno di big come Marco Masini, Irene Grandi e Raf, per le nuove leve provenienti dai talent show (Amici predomina su X-Factor) e per due duetti piutto particolari ed originali. Ecco i titoli di tutte le canzoni dei vip e il giudizio di chi ha già avuto il privilegio di ascoltarle, gli addetti ai lavori del settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.



Partiamo dal cantante toscano Marco Masini, che definisce la sua Che giorno è come un'apertura al mondo pop con energia, ma senza rabbia; chi l'ha ascoltata la ritiene convincente, con votazione 7.



Stesso giudizio assegnato a Come una favola di Raf, intimista ma non sdolcinato.

Altro vip della musica italiana che torna al Festival è Gianluca Grignani, con una ballata rock intitolata Sogni infranti: purtroppo chi ha dato l'insufficienza si aspettava di più da un cantante "quasi maledetto". Stessa sorte è toccata ad Alex Britti con la sua Un attimo importante: voto 5 per l'assenza di un "rif memorabile".

L'insufficienza più grave (4) è assegna al trio di giovani cantanti lirici Il Volo: Grande amore non convince i critici che ritengono un pochino banale qualche strofa, ma sulla potenza delle voci non si discute. La poca originalità di un pezzo blues come Sola ha determinato un'insufficienza anche per la bella voce soul di Nina Zilli, ma i suoi fans sono tanti e non la penseranno sicuramente così.





Passando ai giovani talenti provenienti dai programmi televisivi, il voto più alto (un bel 9) è stato assegnato a Straordinario di Chiara, la cantante dalla voce "limpidissima", data per favorita. Sufficienza ad Annalisa con Una finestra tra le stelle, scritta da Kekko dei Modà, ed anche all'ultimo vincitore di X-Factor Lorenzo Fragola con Siamo Uguali, scritta insieme a Fedez.

Bocciati, o meglio rimandati, dai critici i Dear Jack, la loro Il mondo esplode tranne noi avrebbe un testo povero e poco logico, ed anche Moreno, il rap Oggi ti parlo così sarebbe addirittura "incomprensibile", speriamo che possano tutti smentire questi giudizi severi.



Se la caveranno alla grande Biggio e Mandelli, il duetto più atteso ed improbabile del Festival 2015: sono attori comici, non cantanti di professione, ma porteranno molta allegria con il brano Vita d'inferno con tanto di banda circense, voto 7+, niente male per due principianti!



Duo più intenso quello composto da Grazia Di Michele e Platinette, al secolo Mauro Coruzzi: Io sono una finestra è un elegante jazz dal testo profondo, a tratti struggente: voto 9.

Le signore della musica si difendono bene: tutti 8 ad Anna Tatangelo e la sua Libera (scritta da Kekko), Irene Grandi con Un vento senza nome (un brano raffinato con pianoforte e violoncello), Malika Ayane con il pezzo Adesso e qui (il titolo non è originalissimo, ma il testo, scritto con Pacifico, è intenso, l'interpretazione probabilmente in pieno stile Ornella Vanoni).

Purtroppo l'unica straniera del gruppo, la belga Lara Fabian, nonostante l'ottimo italiano, si becca un 4: la sua Voce pare sia più adatta ad un musical o, addirittura, ad un cartone animato, piuttosto che al festival.



Infine, voto 6, sufficienza piena con tanta speranza di migliorare, per: Fatti avanti amore di Nek; Il solo al mondo, ancora un brano scritto da Kekko (il miglior non protagonista del festival) ed eseguito dalla carismatica Bianca Atzei; Buona fortuna amore, dell'altro rapper melodico in gara, Nesli.