Simona Ventura non è rimasta a guardare e dopo le offese ricevute dall'ex marito Stefano Bettarini e dal pugile Clemente Russo (cacciato ufficialmente dal programma), ha deciso di andare per vie legali e di querelare entrambi per tutelare la sua immagine e quella dei figli. Tutto è accaduto lo scorso giovedì sera, quando l'ex calciatore si è lasciato andare ed ha confessato a Clemente Russo i vari tradimenti fatti alla Ventura, con diverse showgirls. Bettarini si è tolto il microfono ma non sapeva che in quel momento le numerose telecamere presenti nella casa più spiata d'Italia stavano riprendendo il misfatto.Tra le amanti vi sono Antonella Mosetti, concorrente del Grande Fratello Vip, Alessia Mancini, Sara Varone e una showgirl argentina, della quale però ha preferito mantenere sconosciuta l'identità.

Ma non è tutto perché la confessione più grave che ha innescato poi il putiferio è stato il presunto tradimento di Simona Ventura, nei confronti dell'ex marito. Bettarini avrebbe infatti detto che lo avrebbe tradito con Giorgio Gori. A questo punto, Clemente Russo ha inveito con insulti ed epiteti offensivi nei confronti della donna, aggiungendo anche: "Non l'hai trovata a letto con l'amante altrimenti la lasciavi morta".

Immediata la reazione della Ventura che ha interpellato subito il suo legale per tutelarsi e denunciare i due uomini che l'hanno pubblicamente diffamata. In particolare, ha fatto sapere l'avvocato della Ventura, il fatto più grave è il pensiero dei due concorrenti nei confronti delle donne e della famiglia.

Inoltre, lascia perplessi il comportamento della redazione del Grande Fratello, la quale invece di interrompere subito il dialogo tra Bettarini e Russo, ha lasciato le telecamere fisse sulle confessioni offensive.

Grande Fratello Vip: il Codacons chiede la chiusura del programma

Dopo le offese ricevute, Simona Ventura ha dichiarato che nei confronti dell'ex marito, ogni commento è superfluo, visto che Bettarini è il padre di due dei figli della conduttrice televisiva.

Quello che è accaduto in quella notte però, non è passato inosservato al Codacons che ha chiesto alla produzione di Canale 5 di chiudere il programma e licenziare gli autori. Il motivo più che condivisibile del presidente Carlo Rienzi è che in un paese dove si lotta ogni giorno contro il femminicidio, vadano in onda programmi dove emerge sessismo, maschilismo e omofobia. In ultimo ha sottolineato la pericolosità del programma poichè visto dai più giovani, potenzialmente influenzabili.