Capita che nella pagina Spettacoli e Cultura del maggiore quotidiano dell'isola, "L'Unione Sarda", abbia grande risalto la morte del cane dell'artista marco carta. La notizia è stata diffusa dal cantante stesso tramite Instagram, con il seguente post: "Addio mon amour. La tua assenza mi dilania l'anima, il tormento mi mangia". Il lungo post è una lettera aperta al suo amico fidato scomparso, che si conclude con un: "Verrò a trovarti tutti i giorni nei cassetti della memoria senza lasciarti mai solo, tranquillo io non mi dimenticherò di te macchietta nera".

La struggente lettera ha suscitato non poche polemiche, non tanto per il dolore provato da Marco Carta, dolore che chiunque sappia quanto amore disinteressato si può ricevere da un animale a quattro zampe può condividere, quanto, piuttosto, per l'ampio risalto dato alla notizia da parte dei media regionali.

Il noto critico e storico dell'arte sardo Ivo Serafino Fenu ha causticamente commentato come certi approfondimenti culturali giornalistici siano realmente imperdibili.

La discussione si è infiammata nell'account di Joe Perrino

Il rocker ha scritto sul suo account Facebook: "Oggi sulla pagina degli spettacoli dell'Unione Sarda la notizia era: morto il cane di Marco Carta. No comment". Un'esplosione di like è stata la reazione al "No comment" del'artista con diversi utenti che, a differenza del cantante, non hanno invece risparmiato commenti e considerazioni caustiche.

La videoartista cagliaritana, che vive e lavora tra Cagliari e la Danimarca, Elisabetta Saiu ha commentato: "Ma scherziamo? C'è gente che lavora una vita per fare e determinare cultura a cui non viene dedicato neppure un trafiletto, e di Marco Carta si parla anche se gli muore il cane, questo è o no degrado culturale? Il problema non è che tipo di artista sia Marco Carta, se canta dal vivo o no, ma che il necrologio di un cane finisca nella pagina della cultura e degli spettacoli del maggiore quotidiano sardo.

Un annebbiamento assurdo. Bisogna che intellettuali ed artisti si diano da fare per cambiare le pigre abitudini dei quotidiani isolani".

Che cosa aggiungere? Che tra l'uomo e il cane ci sia da sempre stato un patto evolutivo e culturale reciproco lo possiamo dare dal punto di vista scientifico come fatto acquisito, ma che questo diventi importante per lo show business, al punto da fare diventare notizia e "spettacolo" la scomparsa del fidato amico di un noto e popolare cantante, qualche interrogativo su cosa sia la conquista umana e culturale dell'arte ed i suoi linguaggi lo pone agli artisti stessi.