Ha paura Fadi Fawaz, fidanzato di George Michael, che dopo la sua morte, avvenuta nel Natale 2016, è stato preso di mira dai media e dalla famiglia della popstar. Per questo avrebbe preferito mettersi al sicuro, andando a contattare tale Karl Warren, capo di una società di security, che aveva lavorato a stretto contatto con Pete Burns. Fawaz ha affrontato un duro crollo dopo la morte del partner, avvenuta nella casa nell'Oxfordshire: troppa pressione, troppe domande e critiche. Sì, critiche alle quali si è aggiunto di recente anche Andros Georgiou, caro amico di infanzia di George, tanto da definirsi come un cugino per lui.

Una guardia del corpo per il compagno di George Michael

Lo stesso Andros Georgiou ha chiesto di poter sapere la verità sulla morte dell'ex star degli Wham!: prima un duro messaggio su Facebook e poi una intervista dove ha parlato anche della figura di Fadi. E mentre Andros parla della possibilità che George Michael avesse ripreso a fare uso di crack poco prima di morire, Fadi cerca di tutelarsi. Ma che cosa lo spaventa? Di recente sui social sono arrivate per lui non poche critiche negative: attorno alla sua figura infatti si è creato grande mistero, scandalo e la sua poca chiarezza lascia perplessi i fan del cantante. Da parte sua Warren ha cercato di guidare Fawaz, invitandolo a non ascoltare le persone che lo accusano su Twitter.

Secondo una fonte del "Sun", i due sarebbero stati avvistati nei pressi della casa di Fawaz a Regent Park, a Londra e pare che "non volessero farsi vedere insieme".

Ancora droga nella vita di George?

Il "cugino" di George Michael intanto racconta che il cantante stava provando a "condurre una vita normale" dopo oltre tre anni di riabilitazione.

Purtroppo però aveva accidentalmente preso qualcosa poco prima della sua morte: sembra quindi che le droghe pesanti fossero "tornate nella sua vita". Georgiou ha infatti detto nella sua intervista che "il crack era il suo 'farmaco' preferito". Ma sappiamo bene che tale sostanza stupefacente è tutto tranne che un farmaco.