Sanremo 2017 ha proclamato vincitore Francesco Gabbani con la sua occidentali's karma e ciò ha destato un bel po' di polemiche, per via del fatto che molti non hanno compreso il vero significato del testo.

Francesco Gabbani: due partecipazioni, due vittorie

Le partecipazioni di Francesco Gabbani al Festival della Canzone Italiana sono state due in totale ed entrambe gli hanno portato grandi soddisfazioni. La prima è stata quella del suo esordio: nel 2016 il cantautore toscano si presenta nella sezione Giovani con "Amen" e si qualifica primo. L'anno successivo si presenta al Festival di Sanremo 2017 nella sezione Big con "Occidentali's Karma", riuscendo a portare a casa il tanto ambito leoncino d'oro.

Occidentali's Karma: la scimmia nuda balla

Francesco Gabbani si è presentato alla 67^ edizione del Festival di Sanremo con una canzone del tutto differente dalle altre presenti in gara. "Occidentali's Karma", infatti, si è contraddistinta dalle proposte degli altri artisti per via del suo sound fresco, allegro e coinvolgente. Il cantautore toscano ha anche pensato ad un modo originale di presentare la sua canzone: salire sul palco con un uomo vestito da scimmia, emblema della sua proposta. "La scimmia nuda balla" diventerà un nuovo tormentone? Per ora, quel che è certo è che il pubblico di Rai 1 e la giuria del Festival hanno apprezzato l'originalità di Gabbani a tal punto da fargli vincere l'edizione.

Francesco Gabbani e la sua Occidentali's Karma: il significato

Francesco Gabbani ha scritto Occidentali's Karma per un motivo ben preciso. Già dal titolo è possibile intuire quello che è l'obiettivo del cantautore: mettere in evidenza come il mondo di oggi sia un mix di parole e culture, a volte anche tra loro discordanti e contrastanti.

Viene, inoltre, contestato in maniera alquanto ironico il modo in cui le persone occidentali facciano spesso riferimento al modo di vivere degli orientali, specialmente per le modalità di rilassamento del corpo e della mente. Nonostante si cerchi di imitarli, questi resteranno sempre dei mondi a sé stanti, di cui, secondo Francesco Gabbani, potremmo essere solamente "turisti".