Ogni anno su Sanremo ci sono sempre delle grandi polemiche. Una delle più "famose" è certamente quella che interessa il presunto stipendio dei conduttori, delle relative vallette e degli ospiti. Quest'anno, di consueto, si è molto discusso se sia giusto che un conduttore (in questo caso Carlo Conti) percepisca come stipendio per aver condotto il Festival di Sanremo, circa 650 mila euro. Per molti questa cifra esorbitante è un schiaffo alla povertà che in questo momento circola in Italia, e non solo. Tanti sono i problemi che attualmente affliggono il nostro Paese: uno di questi è certamente la riqualificazione del centro Italia, sommerso dalla neve e dai continui attacchi di terremoto.
Molti sostengono, infatti, che bisognerebbe devolvere gli stipendi esorbitanti dei partecipanti a Sanremo alle zone terremotate, per aiutarle nelle nuove costruzioni. Tutto questo è stato detto prima che Carlo Conti venisse intervistato dal settimanale "Oggi", in cui ha affermato che era già intenzionato a devolvere gran parte del suo stipendio alle zone terremotate.
La donazione alle zone terremotate dopo Sanremo 2017
Nell'intervista Carlo Conti fa sapere che reputa molto più bello aiutare i più bisognosi senza sbandierarlo ai quattro venti: dopo le ultime critiche, afferma Carlo, si è trovato costretto a dire in pubblico le sue reali intenzioni. Infatti, aveva già programmato di donare parte del suo compenso alle popolazioni colpite dai terremoti nelle zone del centro Italia.
Compenso troppo alto per Carlo Conti?
Al termine dell'intervista Conti torna a parlare delle critiche sulla cifra del suo compenso. Afferma, infatti, che è molto amareggiato perché i suoi festival (con questo tre) hanno fatto guadagnare molto la Rai, specialmente grazie alle pubblicità. Uno dei maggiori sostenitori per far abbassare il tetto massimo di stipendio sanremese al conduttore a 240 mila euro, è Renato Brunetta.
Sostiene, infatti, che, dato che la Rai è un servizio pubblico che ha un canone da pagare in bolletta, bisognerebbe dare maggiore ascolto ai telespettatori. Nel mirino non c'è solo il compenso di Carlo Conti per la conduzione del festival di Sanremo. Brunetta si scaglia anche verso tutti quei conduttori, come Bruno Vespa, che non rendono noto il reale stipendio, nonostante la Rai sia una società radiotelevisiva italiana finanziata dai cittadini che pagano il canone annualmente.