A scaldare gli animi in una recente puntata di "Otto e Mezzo", programma condotto da Lilli Gruber su La7, ci ha pensato il leader della Lega, Matteo Salvini.

Alla domanda se Vladimir Putin sia per lui fonte di ispirazione, Salvini ha risposto esprimendo la stima e il rispetto nei confronti del Presidente russo, lanciandosi poi in una difesa spassionata dell’operato di quest’ultimo, e sostenendo che se non fosse stato per il suo intervento coraggioso in Siria, probabilmente: "forse stasera in redazione a La7 ci sarebbe qualcuna col burqa e qualcuno col mitra in mano a decidere cosa dire e cosa non dire".

Lilli Gruber ha sgranato gli occhi, e ha cercato di interrompere il monologo dell’ospite con uno spontaneo: "in che senso, scusi?", per poi affermare: "No, Salvini…a La7 qualcuno col burqa e il mitra…No". Ma il leader della Lega è risultato inarrestabile e ha proseguito: "se non fosse partito il cattivone Putin, l’Isis ci sarebbe già entrato in casa".

In studio, non si è fatta attendere la reazione del Presidente de "Il Fatto Quotidiano", Antonio Padellaro (ospite insieme al giornalista de "Il Corriere della Sera", Beppe Severgnini) che, con tono deciso, ha invitato Salvini e, in generale, gli esponenti della Lega, ad essere più trasparenti in merito al rapporto con Putin: "che non è esattamente un amico dell’Unione Europea".

Facciamo i giornalisti, non i tifosi

Il punto è che, in questo caso, la trasparenza di Salvini non è assolutamente in discussione. Infatti il leader politico ha colto la palla al balzo, per dichiarare ancora una volta chiaro e forte: "Ritengo che Putin sia una delle persone più lungimiranti attualmente al potere sulla faccia della Terra".

Ciò che invece fa sorridere Salvini, è che venga considerato un dittatore ma, continua il provocatore: "capisco che siate tutti nervosi perché ha vinto Donald Trump e voi tifavate per Hillary Clinton".

Padellaro a questo punto ha perso la pazienza e, alzando gli occhi al cielo, ha risposto: "siamo giornalisti e non tifosi", mentre la conduttrice e Severgnini a stento hanno trattenuto le risate.

Il siparietto si è concluso con la preoccupazione di Severgnini in merito al progetto di Matteo Salvini di "fare qualcosa di utile per la democrazia insieme a Putin, Trump e Marine Le Pen". E viene spontaneo chiedersi, un po' come ha fatto Lilli Gruber: "in che senso?".