Vuoi perché il mercato delle serie tv richiede prodotti di sempre maggiore attrattiva, vuoi perché i polizieschi italiani, quando non sono poliziotteschi, finiscono per intrigare più di una puntata di Law & Order, Maltese-il romanzo del commissario, risulta essere un prodotto eccellente per una Rai in cerca di rilancio, dopo anni di fiction un tanto al chilo.

Sulla scia di Montalbano

E' indubbio che la scelta di lanciare la serie dopo aver proposto gli ultimi due inediti della serie del Commissario Montalbano, e dopo aver riproposto alcuni degli ultimi episodi, è stata una scelta azzeccata.

Il buon lavoro della Palomar con gli sceneggiatori Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli ha fatto il resto. Buona l'idea, non sappiamo quanto ruffiana, di infilare nella serie anche qualche volto già visto nelle serie del commissario creato da Andrea Camileri, di modo che lo spettatore possa ritrovare un che di famigliare. Certo mancano l'ironia del burbero Montalbano e tutto il circondario del commissariato di Vigata, la trama della storia lo impone, portandoci a ritmi più riconducibili a "Il giorno della Civetta" di Leonardo Sciascia, che non ai romanzi del suddetto Camilleri.

Presupposti per un capolavoro

E' presto per capire se la miniserie che ci troviamo davanti sia un capolavoro o se andando avanti con le puntate ci troveremo di fronte a soluzioni che, più che romanzesche, ci appariranno farsesche.

Tuttavia si legge, dietro alla produzione di questa fiction, la volontà da parte della Rai, di voler ritornare a quei prodotti di qualità che erano tipici del vecchio monopolista televisivo, quando la Televisione aveva una funzione didattica sia dal punto di vista del linguaggio, sia dal punto di vista del portare nelle case degli italiani un'idea di spettacolo in forma "nobile".

La Rai al passo con la concorrenza

Si sa che oggi, col digitale terrestre la concorrenza si è ampliata e occorre dire, che per tenere il passo delle Serie TV promosse anche dalle pay tv, è necessario fare degli investimenti. Maltese va certamente in questa direzione, soprattutto dopo che Sky ha iniziato a produrre serie tv di qualità (vedi 1992 o Gomorra) con lo scopo di andare oltre all'offerta legata soprattutto al calcio.

Certo, la Rai insegue, ma la sensazione è che non campi più di quella rendita dovuta soprattutto a un offerta generalista limitata e a una concorrenza a pagamento contenuta. Con l'arrivo del gruppo Discovery e con i canali in chiaro di Sky, il gioco comincia a farsi pesante. E Maltese è un prodotto all'altezza