Dopo il successo della prima puntata di Non è L'Arena certificato dai dati Auditel, Massimo Giletti riceve i complimenti di Vittorio Feltri (Libero). Il noto giornalista, ex direttore del Giornale, ha applaudito il nuovo conduttore di La7, sottolineando due dei suoi migliori pregi, "capace e popolare", scagliandosi poi contro il "chierico" Fazio e la Rai, colpevole di essersi lasciata scappare un giornalista di tale levatura. Nel suo editoriale, Feltri punta anche il dito contro i soldi spesi dalla televisione di Stato, ricordando come siano "denari nostri", contrapponendole l'azione di Urbano Cairo, che al contrario spende i suoi soldi, pochi, e in maniera lungimirante.

Il trionfo di Giletti non passa inosservato

Nove per cento di share, risultato storico per La7, non soltanto prendendo come riferimento la domenica, giorno in cui va in onda Non è L'Arena, ma l'intera storia della rete. C'era grande attesa per i dati di ascolto della prima serata del 12 novembre, tale da rendere la successiva notizia come tra le più importanti di giornata. Massimo Giletti ha c'entrato l'obiettivo, vale a dire accendere La7 anche la domenica. Due milioni di telespettatori hanno seguito la prima puntata del suo nuovo programma, che ha mantenuto il format dell'ormai ex Arena, in onda precedentemente su Rai 1.

Vittorio Feltri intuisce l'importanza di quanto successo e, dopo essersi complimentato con Giletti, scaglia una dura reprimenda contro la Rai, rievocando il fantasma sempre presente dei soldi pubblici, lodando al contempo il virtuosismo della rete di Cairo, che tra le altre cose è anche il presidente del Torino.

Nel suo giudizio sulla conduzione di Fazio a Che tempo che fa, il brillante direttore di Libero afferma: "Una barba mortale, una marmellata insapore di chiacchiere vane e inconcludenti".

Feltri ritorna sulla vicenda Fini-Tulliani

Non è L'Arena è riuscita a creare lo scoop prima di andare in onda. Merito della vicenda Fini-Tulliani, tornata in auge grazie al nuovo programma di Massimo Giletti.

All'epoca dei fatti, il Giornale (diretto in quegli anni da Feltri) attaccò pesantemente la terza carica dello Stato, con Gianfranco Fini che ricopriva il ruolo di Presidente della Camera. Vittorio Feltri, nel suo ultimo editoriale su Libero, ricorda come erano andati i fatti ed il ruolo avuto da Repubblica in quei mesi. In ultima analisi, il giornalista loda il nuovo volto di punta di La7 affermando che vada elogiato "perché sincero e in sintonia con la gente". Ed era solo la prima puntata.