Giovedì 1 febbraio è andato in onda l’ultimo appuntamento de le spose di costantino, con la partecipazione di Valeria Marini. Costantino Della Gherardesca e la sua sposa si sono cimentati nel vivere la vita di tre coppie ugandesi, mostrando agli spettatori i ruoli della donna e dell’uomo all’interno delle dinamiche familiari del luogo.

La puntata

Come di consueto, l’idillio amoroso dei novelli sposi viene interrotto dalla consegna delle chiavi dell’abitazione della prima famiglia a cui devono sostituirsi. Costantino e Valeria raggiungono così il villaggio di Kigungu, dove prendono il posto di Gloria e Steven, una coppia di contadini con ben quindici figli.

La prima mansione degli sposi è quella di nutrire gli animali e di contribuire alla costruzione di una nuova casa, fabbricando i mattoni secondo il metodo tradizionale ugandese. Nei panni della seconda coppia di Kampala, con un tenore di vita decisamente diverso, i coniugi Gherardesca-Marini prima hanno a che fare con il musicista e politico Bobby Wine, intervistato da Costantino, e poi vengono ingaggiati per le riprese di un film low budget di Wakaliwood, interpretando due combattenti dal triste destino.

Costantino e la sua sposa si trovano infine immersi nel parco faunistico di Entebbe, dove si prendono cura di alcuni animali che sono stati soccorsi e accolti. Nel corso della serata viene inoltre discussa l’attuale chiusura dell’Uganda nei confronti degli omosessuali, con un predicatore della chiesa pentecostale e l’attivista LGBT Frank Mugisha, che supporta coloro che hanno fatto o intendono fare coming out.

Al grido di “non mi lasciare!”, analogamente a quanto è accaduto nelle precedenti puntate, anche questo appuntamento si conclude con l’abbandono di Costantino sull’altare davanti agli occhi increduli degli invitati (finale che presenta sempre un richiamo alla fiction).

Alcune considerazioni finali

In quest’ultima puntata, sia da parte di Valeria che di Costantino, non si sono fatti attendere i riferimenti al loro consueto modo di fare spettacolo: la prima non manca di attingere dal suo repertorio con l’ormai famoso tormentone “baci stellari”, mentre il conduttore punteggia i vari momenti con la sua solita ironia tagliente, ad esempio quando commenta:“Valeria è la moglie perfetta, l’unica cosa che non mi piace molto è il suo amore per i bambini.

Non so se è amore o una specie di opportunismo davanti alle telecamere per sembrare più alla mano”.

Nelle puntate centrali, invece, forse per la diversa levatura delle “spose”, si è intravisto un maggiore coinvolgimento emotivo da parte delle stesse, che hanno in più battute offerto la loro visione sul contesto: basti pensare alle riflessioni di Paola Ferrari e di Eleonora Giorgi, rispettivamente sulla tragica realtà della discarica di Accra in Ghana e sul dramma del comunismo sovietico.

Il docu-reality, che presenta nuovamente un impietoso risultato con il 3.2% di share e un totale di 815.000 spettatori, ha tuttavia il merito di aver portato una ventata di aria fresca in una tv satura di format stranieri (è doveroso ricordare che il programma nasce dall’idea di Costantino della Gherardesca ed è una coproduzione Rai e Magnolia). Non crediamo che la rete valuterà una seconda stagione del programma, ma il conduttore di Rai Due è già pronto per il nuovo incarico a The Voice of Italy.