Le sue curve hanno fatto girare la testa ad un’intera generazione. Barbara Bouchet è stata un’icona sexy del cinema italiano (e non solo) e con Edwige Fenech, Nadia Cassini, Gloria Guida ed Anna Maria Rizzoli è stata tra le protagoniste di una serie di film trash con Lino Banfi ed Alvaro Vitali. L’attrice settantatreenne ha rilasciato una lunga intervista al settimanale nella quale si è soffermata sul suo rapporto con il figlio, della pensione e della delicata questione delle molestie nel cinema. La Bouchet ha spiegato che Hollywood non è mai stato un ambiente facile per le attrici.

‘Io so cosa vuol dire’. L’italo americana ha rivelato di aver ricevuto una proposta audace da parte di Jerry Lewis. ‘Mi chiese subito di sdraiarmi sul divano ma rifiutai ed alla fine non feci il film’. Proposte indecenti che in alcuni casi sono sfociate in autentiche minacce come di un avvocato molto potente. ‘Non faccio il nome perché ormai è deceduto’. L’artista ha spiegato che il professionista voleva a tutti i costi avere una relazione con lei. ‘Minacciò perfino che voleva distruggermi la carriera’.

'Percepisco 550 euro al mese'

Quelle situazioni al limite spinsero la Bouchet a lasciare Los Angeles per trasferirsi a New York. Nella grande mela la svolta della carriera cinematografica dell’attrice con l’incontro con alcuni registi italiani.

Da quel momento la provocante bionda diventò uno dei simboli della commedia sexy all’italiana. La settantatreenne ha spiegato che è abituata a cavarsela da sola ed ha riferito che vive con una pensione di 550 euro al mese. ‘Per tale motivo continuo a lavorare’. Successivamente il discorso è scivolato sul rapport con il figlio del quale l’artista ha parlato con orgoglio e ammirazione.

‘Ogni giorno guardo le sue trasmissioni di cucina su Canale 8 e mi chiedo da chi abbia imparato’. L’attrice ha chiosato di non essere stata lei a tramandare l’arte culinaria ad Alessandro Borghese. ‘Appena maggiorenne si è imbarcato sull’Achille Lauro per fare l’animatore’.

Orgogliosa di Alessandro Borghese

La settantatreenne ha riferito di essere stata sempre convinta che il figlio svolgesse altre mansioni.

‘Magari era in cucina a pelare le patate’. Non sono mancati i momenti difficili e le grandi paure come quando la nave affondò e la Bouchet visse tre giorni infernali nell’attesa di ricevere notizie di Alessandro. ‘Ricordo che spesso si lamentava perché ero sempre fuori’. Ora la Bouchet è nonna e mostra con entusiasmo le foto delle sue nipoti (Arizona e Alexandra) dagli occhi blu.