Nella notte tra domenica 4 marzo e lunedì 5 marzo 2018 si è tenuta la cerimonia degli attesissimi Academy Awards al Dolby Theatre di Los Angeles. A dirigere la serata è stato il tanto amato conduttore televisivo del late night show americano, Jimmy Kimmel. Quest'ultimo, reduce dalla conduzione della scorsa edizione dei premi Oscar, si è riconfermato essere all'altezza dell'illustre ruolo affidatogli. Tutti gli amanti del Cinema mondiale, e non solo, hanno impresso nella mente il momento considerato come il più imbarazzante della storia degli Academy Awards.

Si tratta del fatidico errore commesso durante la premiazione per il "miglior film" 2017: ma quest'anno di gaffes come quella non ce ne sono state. Dunque, cos'è successo durante la novantesima edizione dei premi cinematografici più ambiti del globo?

Categoria "miglior attore protagonista"

Tra le categorie più ambite ed attese, c'era quella del "miglior attore protagonista", che vedeva attori della vecchia guardia scontrarsi con nuove proposte del cinema mondiale. Tra questi, vi erano gli abituali Daniel Day-Lewis, con la sua interpretazione magistrale ne "Il Filo Nascosto", film anch'esso candidato a "miglior film", e Denzel Washington, nel tanto apprezzato "Roman J. Israel, Esq". Tra i giovani attori candidati alla statuetta d'oro, c'erano Daniel Kaluuya, elogiato per la sua interpretazione in "Scappa - Get Out", e Timothée Chalamet, che ha vestito i panni di Elio Perlman in "Chiamami Col Tuo Nome", di Luca Guadagnino.

Ad occupare un posto in una delle categorie più attese di tutta la premiazione, c'era anche Gary Oldman, con "L'ora più buia". Ecco chi è riuscito ad aggiudicarsi l'ambito premio.

Gary Oldman trionfa con il suo Winston Churchill

Davvero molto coinvolgente è stata la novantesima edizione degli Oscar, condotta dall'amatissimo Jimmy Kimmel nel celebre Dolby Theatre di Los Angeles.

Quest'anno, ancor più degli anni precedenti, i lungometraggi e gli attori coinvolti nelle candidature apparivano tutti come papabili vincitori: la sfida è stata agguerrita. Ad avere la meglio su questi avversari di tutto rispetto è stato il grande Gary Oldman, con la sua superba prova attoriale in "L'Ora Più Buia", in cui era letteralmente diventato Winston Churchill.

L'attore britannico, sebbene vantasse un Golden Globe (ricevuto proprio per "L'ora più buia") e diversi premi BAFTA, non aveva ancora ricevuto un Academy Award, ma è stata solo una questione di tempo. Dopo la candidatura nel 2012 per la sua interpretazione ne "La Talpa", Oldman ha potuto pronunciare il discorso di ringraziamento, sul palco del Dolby Theatre: speriamo sia il primo di tanti altri!

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