A 10 giorni dalla scomparsa del conduttore più amato d’Italia, si continua a parlarne, rimarcando talvolta sfumature polemiche che gravitano attorno alla sua spesso fraintesa correttezza morale e professionale.

Tocca a Gerry Scotti, stavolta, ricordare l’amico e collega fabrizio frizzi, con evidente nostalgia, ma anche con un velo di rabbia, già manifestata da Pupo nei giorni scorsi, nei confronti di chi non ha saputo apprezzare e trattare con quella “mosca bianca” del mondo dello spettacolo, per la sua modestia, il suo garbo e per l’indiscutibile professionalità.

Quei ‘sì’ di troppo che fanno male

Fabrizio Frizzi è scomparso lo scorso 26 marzo, in seguito ad un’ischemia. Solo dopo si è appreso qualche dettaglio in più in merito alle sue delicate condizioni di salute, tenute nascoste dal riserbo della famiglia e dalla dignitosa reazione del conduttore Rai. Chi insinua oggi una possibile ulteriore causa dell’aggravamento della malattia è il collega Mediaset, Gerry Scotti, secondo il quale Fabrizio si sarebbe sottomesso suo malgrado troppe volte a decisioni non in linea con le proprie inclinazioni professionali. “Gli è capitato qualche volta di dover mandare giù qualche rospo”, ha dichiarato nel corso di un’intervista al settimanale “Chi”. E la cosa non avrebbe fatto altro che nuocere alla carriera e alla salute del presentatore.

Insomma, quello dipinto da Scotti è il Fabrizio Frizzi di sempre ma chiaramente le fatiche televisive si sarebbero inevitabilmente ripercossa sul benessere fisico e mentale di un personaggio piuttosto “atipico” nel panorama televisivo attuale. Per Fabrizio in definitiva sottostare a certe decisioni alle quali avrebbe preferito opporsi, ha comportato uno sforzo capace di pregiudicarne lo stato di salute.

Con queste affermazioni, Gerry Scotti non ha fatto che ribadire le precedenti polemiche sollevate da Enzo Ghinazzi (Pupo), a poche ore dalla morte dell’amico intimo. Polemiche che avevano provocato a loro volta critiche e controversie tra pubblico e personaggi del mondo dello spettacolo.

A chi spetterà l’Eredità di Frizzi?

La scomparsa del compianto conduttore, oltre a pesare ancora visibilmente tra quanti lo hanno amato, costringe a rivedere i palinsesti Rai e dare un nuovo volto alla storica trasmissione pre-serale, “L’Eredità”, che lo ha visto protagonista per tanto tempo.

Momentaneamente, e non senza imbarazzo e commozione, la guida del programma è passata a Carlo Conti, ma nell’ambiente circolano voci su una possibile conduzione da parte di Amadeus o Alessandro Greco.

Nel corso dell’intervista, Gerry Scotti non ha potuto fare a meno di far riferimento a “Scommettiamo che?”, trasmissione di successo, condotta originariamente dallo stesso Frizzi, un tempo in programmazione presso l’emittente Rai. A tal proposito, confermando l’imminente scadenza del contratto con Mediaset, Gerry Scotti ha ammesso il desiderio di volersi impegnare in un nuovo progetto televisivo, che potrebbe essere rappresentato proprio da “Scommettiamo che?”, nella conduzione del quale potrebbe essere affiancato da Michelle Hunziker e Nicola Savino.

Sulla questione, qualche tempo fa, anche Frizzi aveva detto la sua, rivendicando la “paternità” dello storico programma: "Oggi gli addetti ai lavori vedono male queste ‘operazioni nostalgia’ come se fossero cose che sanno di naftalina, prima ancora di vederle in onda”. “Scommettiamo che?”, invece, si rivela sempre un evento, poiché è capace di rinnovarsi costantemente. Aveva anche aggiunto: “Non mi perderò certo la prima puntata!"