Una nuova tempesta si abbatte sulla trasmissione televisiva Mediaset Le Iene. L'inviato Luigi Pelazza è stato inviato a processo con l'accusa di violenza ai danni dell'Ammiraglio della Marina Militare Valter Girardelli.

L'inchiesta 'Acqua Contaminata' di Luigi Pelazza

Il tutto ha inizio con l'indagine 'Acqua Contaminata' condotta dalla iena Luigi Pelazza. Il 25 febbraio di quest'anno è andato in onda il servizio nel quale l'inviato delle Iene approfondiva la questione della denuncia fatta dal Maresciallo Emiliano Boi. Secondo l'esponente della Marina Militare all'equipaggio della nave Caio Duilio sarebbe stata somministrata dell'acqua contaminata.

Il servizio mandato in onda dalle Iene, e firmato da Luigi Pelazza, evidenziava come la Marina Militare avesse preso provvedimenti nei confronti del maresciallo in seguito a tale denuncia, facendolo indagare dalla Procura Militare.

L'incontro con l'ammiraglio Valter Girardelli

Le motivazioni del rinvio a processo sarebbero da ricercare nei modi in cui l'inviato delle Iene Luigi Pelazza avrebbe cercato di entrare in contatto con l'Ammiraglio Valter Girardelli. Dal servizio delle Iene mandato in onda il 25 febbraio si vedrebbe il giornalista che tenta di raggiungere l'ammiraglio, che si trova a bordo di un'auto blindata, servendosi di uno scooter e utilizzando un casco sul quale è installata una videocamera.

Alla iena verrebbe contestata la guida pericolosa del mezzo oltre al blocco dell'auto dell'ammiraglio messa appunto approfittando del traffico.

Perché Luigi Pelazza andrà a processo

La contestazione di violenza ai danni dell'Ammiraglio Valter Girardelli nasce dal fatto che lo stesso, essendo Capo di Stato Maggiore della Marina, gode di una 'tutela di terzo livello su auto specializzata'.

Questo è ciò che si legge nel fascicolo di chiusura delle indagini a carico della iena: 'in concorso con persona non identificata' avrebbe avuto dei comportamenti eccessivi 'volendo intervistare il Capo di Stato Maggiore della Marina, del personale militare posto a sua tutela e del suo autista'. Considerata la situazione appare evidente che l'inviato delle Iene abbia in questo caso superato il limite del consentito.

Non per questo va dimenticato che molti argomenti scomodi e sommersi sono venuti alla luce proprio grazie al lavoro di Luigi Pelazza. Per il momento non ci resta che rimanere in attesa dell'esito della sentenza.