L'ultima puntata andata in onda della nuova serie "L'amica geniale" è stata una tra le puntate più emozionanti e intense di sempre. La parte che, sicuramente, ha destato maggiore scalpore è stata quella conclusiva dove si è visto la giovanissima Elena Greco subire un abuso fisico da Donato Sarratore, il padre di un suo ex amichetto di scuola. La scena, tuttavia, è stata sapientemente oscurata dalla Rai per tutelare i telespettatori, anche se tale decisione è stata soggetta a molte critiche.
L'amica geniale terza puntata: l'abuso su Elena
La serie televisiva "L'amica geniale", ambientate negli anni '50, sta incuriosendo molto il pubblico.
Nella scorsa puntata si vede Elena che, una volta finita la scuola, viene mandata a Ischia a casa di una cugina della sua maestra delle elementari come premio per gli ottimi risultati ottenuti a scuola. I giorni procedono allegramente, almeno fino a quando Elena non sente il bisogno di tornare a casa dalla sua amica Lila per aiutarla a sabotare il matrimonio che la sua famiglia vuole combinarle con il ricco e potente figlio dei Carracci. Quando Elena, però, comunica le sue intenzioni in casa, i presenti si mostrano molto dispiaciuti. Soprattutto Donato, padre di un suo amichetto delle elementari, sembra non tollerare la decisione. Due notti prima della partenza, allora, accade l'inaspettato.
Mentre Elena è a letto, Donato entra nella stanza e, con la prepotenza di un uomo che ottiene sempre ciò che vuole, incomincia a baciare la ragazzina. Lei resta impietrita, lasciando semplicemente che le lacrime esternino il suo stato d'animo.
La censura della Rai e le critiche
Questa è stata la scena mandata in onda in Italia su Rai 1.
Quella integrale, invece, riprende una vera e propria violenza fisica ed è stata mandata in onda solo sulla rete Americana Hbo. La Rai, al contrario, ha preferito proteggere i suoi telespettatori, soprattutto i minori, anche se la scena è andata in onda oltre le ore 23.00. L'emittente televisiva di Viale Mazzini ha tenuto a difendersi dichiarando di non aver apportato alcuna censura.
La decisione non era finalizzata a cambiare o nascondere il contenuto di un'opera, bensì tutelare il pubblico da casa che si sarebbe potuto turbare eccessivamente per quelle immagini così dure. Molti hanno apprezzato tale decisione, ma c'è anche chi ha accusato l'emittente televisiva. Un utente, infatti, scrive che sarebbe stato più opportuno mandare in onda la versione integrale poiché era necessario ripercorrere fedelmente gli abusi e dispiaceri vissuti dalle donne di quel tempo.