"Di Sanremo non me ne frega niente, ma non si fa così": diretto e dallo stile inconfondibile, il direttore di Libero si schiera a difesa di Rula Jebreal, la giornalista palestinese con doppio passaporto, italiano e israeliano, prima chiamata a partecipare alla serata d'avvio del Festival di Sanremo che aprirà i battenti il prossimo 4 febbraio, e poi estromessa dopo un ribaltone della dirigenza Rai. Dalla sua parte è anche il critico d'arte e polemista Vittorio Sgarbi. Due voci del centro destra italiano che ritengono sia sbagliato censurarla.

Feltri: 'Brava e intelligente, ridicolo contattarla per poi scartarla'

"È brava, è intelligente, probabilmente ha idee diverse dalle mie, ma questo non significa niente". Il direttore di Libero dice e scrive ciò che pensa in maniera schietta, talvolta brutale. Non esita a dar ragione alla collega, anche se d'orientamento politico diverso dal suo, per come è stata tratta in questa vicenda di Sanremo. "Io sto con Rula", ha scritto in un articolo sul suo giornale precisando che è "ridicolo e sgradevole che la si contatti per averla come ospite, e poi ci si ripensi". Feltri la descrive come simpatica, brava, intelligente. Non gli interessa nulla del Festival di Sanremo, non l'ha mai visto e continuerà a non vederlo.

Ma gli pare assurdo che prima si inviti una persona e poi si faccia dietrofront "magari per delle polemiche giornalistiche inutili".

A quanto pare i motivi dell'esclusione da parte della dirigenza Rai, e di cui Amadeus che l'aveva chiamata non è responsabile, sarebbero dovuti alla volontà di evitare una politicizzazione della kermesse canora per non replicare qualcosa di analogo all'edizione dell'anno passato quando Claudio Baglioni fece un 'assolo' pro-migranti.

Alla serata inaugurale della manifestazione Rula, che parla quattro lingue, arabo, ebraico, italiano e inglese, e che si batte per la parità di genere, contro razzismo e xenofobia, avrebbe dovuto tenere un monologo sulla violenza contro le donne e e leggere la poesia che Jacques Prévert ha dedicato alle donne: Sono quella che sono.

Con la direzione artistica della kermesse era allo studio l'idea di invitare Michelle Obama o, in alternativa, Oprah Winfrey per parlare di questi temi. Feltri, in sua difesa, ha scritto che se la proposta di portare la moglie di Obama non piaceva la si poteva "semplicemente bocciare".

Sgarbi: 'Va sostenuta con forza'

Dello stesso tenore è la difesa di Sgarbi. "Va sostenuta con forza perché nessuno meglio di lei, da una ribalta autorevole quale è il Festival di Sanremo, può testimoniare quella che è oggi la condizione della donna nel mondo musulmano" e i diritti negati, quindi non c'è motivo di censurarla dice Sgarbi. Il critico si scaglia invece contro le donne del centrodestra, quali Gelmini, Carfagna e Prestigiacomo, 'colpevoli' a suo dire di non aver saputo cogliere l'opportunità di una simile testimonianza per spendere una parola in sua difesa.

Sgarbi, ora candidato capolista di Forza Italia alle regionali emiliane, mentre difende Rula Jebral, se la prende ancora con le donne azzurre: sarebbero state una delle ragioni del declino del partito per aver subito il ruolo del 'sultano', Silvio Berlusconi, ossequiandolo e non spronandolo. Il critico d'arte si propone di diventare il nuovo sultano.

Rula, 'Io censurata', la Rai ci starebbe ripensando

Per la giornalista e cittadina italiana, il Festival “sarebbe stata un’occasione ideale di apertura al mondo su tematiche che non sono né di destra né di sinistra“. Al quotidiano La Repubblica ha raccontato di essere stata censurata perché rappresenta l'Italia inclusiva e tollerante. Dopo essere stata invitata a partecipare, sono partiti attacchi "da persone vicine a Matteo Salvini".

Poi, sabato scorso, l'hanno chiamata dalla Rai pregandola di fare lei il passo e rinunciare spontaneamente alla partecipazione. "Mi sono rifiutata. Ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità. Amadeus non ha nessuna colpa. Mi auguro che riesca a portare avanti il suo bellissimo progetto".

L'uomo dei quiz ieri sera, nel corso della diretta dei Soliti ignoti ha presentato i big in gara, tra cui la 'sovranista' Rita Pavone, motivo di ulteriori polemiche sui social dopo l'esclusione di Rula. L'idea di Amadeus era quella di una kermesse musicale con uno spazio dedicato all'impegno civile e sociale al femminile, con due donne protagoniste per serata.

La giornalista non ha fatto i nomi di chi l'ha 'silurata', ma secondo le indiscrezioni sarebbe stata Teresa De Santis, direttrice di Rai Uno nominata in quota Lega all’epoca del primo Governo Conte. Salvini, tuttavia, ha preso le distanze dalla vicenda. Intanto l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, fa un parziale marcia indietro: starebbe per riproporre l'invito all'ospite, purché parli solo di donne. Oggi un vertice tra lui, De Santis e Amadeus. Jebreal aveva già chiarito che non avrebbe trattato tematiche di Politica interna.