Domenica 28 marzo, su Rai1, è andata in onda una nuova puntata del talk "A ruota libera" condotto da Francesca Fialdini. Tra gli ospiti del programma c'è stata anche Valeria Fabrizi. L'attrice nel ricordare la scomparsa del marito Tata Giacobetti, è stata protagonista di una gaffe. Nel dettaglio, Valeria ha pronunciato la parola "ne..a".

L'episodio incriminato

Nel salotto di Francesca Fialdini, Valeria Fabrizi ha ricordato la bellissima amicizia con Walter Chiari. Poi, ha parlato della vita trascorsa al fianco di Tata Giacobetti e della sua carriera professionale.

La conduttrice ripercorrendo la vita privata dell'attrice, ha parlato dei suoi spasimanti. Valeria ha confermato e ha spiegato il momento in cui ha compreso che Tata fosse stato l'uomo della sua vita. A quel punto Fialdini ha mandato in onda alcune foto che ritraevano Fabrizi e Giacobetti. Nel commentare uno scatto insieme al marito, l'84enne originaria di Verona ha commesso una gaffe: "Bellissima foto non proprio, sembro una neg..." Poco dopo, la diretta interessata ha cercato subito di correre ai ripari: "Sembro una di colore..."

La reazione del web

In quel momento Francesca Fialdini era di spalle, intenta a guardare la foto. In seguito allo scivolone commesso dalla sua ospite, la conduttrice ha spiegato che anche se Valeria fosse stata di colore sarebbe stata bellissima.

Il mancato rimprovero di Fialdini a Valeria Fabrizi ha suscitato una reazione contrastante nei telespettatori. Su Twitter, alcuni non si sono sentiti di attaccare la "Suor Costanza" di Che Dio ci aiuti. Un utente in modo ironico ha spiegato di assolvere l'attrice dal peccato. Un altro utente invece, ha storto il naso per l'atteggiamento avuto dalla conduttrice.

Secondo l'utente, Francesca Fialdini anziché fare finta di nulla e andare avanti con l'intervista avrebbe dovuto rimproverare la sua ospite. "A ruota libera" viene trasmesso in diretta, quindi lo scivolone di Valeria Fabrizi non è stato possibile tagliarlo.

Tata Giacobetti: testo antirazzista

Nel 1971 il Quartetto Cetra fu il primo gruppo a scrivere un brano antirazzista in cui veniva omaggiata Angela Davis.

Quest'ultima era una rappresentante del Partito Comunista in Usa e delle Pantere Nere: nella sua vita Angela fu prima processata e poi assolta.

All'epoca il brano scritto dal marito di Valeria Fabrizi venne redarguito con una lettera di minacce: "Dica al suo collega Savona di non fare il gradasso sul palcoscenico e di lasciar perdere la politica". Dopo il brano antirazzista, il Quartetto Cetra venne invitato sempre meno sul piccolo schermo fino a scomparire da ogni tipo di ospitata.