Nei giorni scorsi, anche gli ultimi dipendenti Ryanair (piloti e personale di bordo) basati ad Alghero sono stati trasferiti. Chi a Milano, chi alle Canarie, chi in Sicilia. Nessuno a Cagliari. Ma se i lavoratori della compagnia irlandese sono quasi abituati, per via della tipologia del lavoro scelto, a non avere una residenza fissa, sono le attività turistiche (e tutte quelle collegate) sarde a potersi lamentare a voce alta. Con l’addio di Ryanair, l’aeroporto di Alghero accoglierà inevitabilmente molti meno turisti. Meno turisti vuol dire meno soldi che girano nell’isola.

E se la Sardegna può vivere quasi esclusivamente di turismo, l’addio di Ryanair al ‘Riviera di Corallo’ è un colpo durissimo non solo per Alghero e dintorni, ma per la Regione intera. In particolar modo sono state le prenotazioni extra-alberghieri e quelle relative agli autonoleggi a lamentare le perdite più consistenti in questi primi giorni seguenti all’addio della compagnia di Michael O’Leary.

Le parole di Mauro Pili e dei sindacati di Sassari e Alghero

L’ex presidente della regione Sardegna Mario Pili è stato uno di quelli che ha alzato maggiormente la voce nell’ambito delle proteste nei confronti degli organi competenti: “L’unica cosa da fare è andare a Dublino con i soldi della Regione per riparare il danno”, ha detto ieri il deputato UNIDS in un discorso in piazza Sulis.

Ha poi aggiunto: “Si tratta di un piano di boicottaggio per favorire Alitalia. La Sardegna vive solo se è tutta protagonista. Non devono esserci differenza tra Nord e Sud”. Anche i Sindaci di Sassari e Alghero vogliono scongiurare ad ogni costo l’abbandono al ‘Riviera di Corallo’: “Le mancate scelte sono peggiori di quelle sbagliate.

Con l’addio di Ryanair si rischia di scendere sotto il milione di passeggeri. Così si vanificherebbero decenni di sforzi da parte degli imprenditori”. Bruno e Senna hanno chiesto un incontro urgente ai vertici di Ryanair e con ogni probabilità all’inizio di questa settimana voleranno a Dublino proprio per ‘parlare faccia a faccia’.

La replica di Deiana

L’Assessore ai Trasporti, tra i più criticati per la questione Ryanair, ha risposto così alle parole dei due sindaci: “Le decisioni sbagliate, specie quando sono illegittime, rimangono tali e sono impraticabili da un’amministrazione. Mario Bruno e Nicola Senna conoscono i dettagli la situazione dell’aeroporto di Alghero, ne hanno parlato con me diverse volte. L’obiettivo di risanare il ‘Riviera di Corallo’ si raggiunge lavorando insieme in maniera legale, non urlando parole a caso per strappare consensi”. Intanto, però, Ryanair non scende a patti: o la Regione versa i ‘soliti’ contributi (su cui c’è stata un’indagine a livello europeo) o non ci saranno più voli da e per Alghero. Che, con l’estate alle porte, vuol dire: mancate entrate per milioni di euro e, conseguentemente, perdita di migliaia di posti di lavoro.