Per chi volesse concedersi un weekend in una bella città della Germania, senza aspettare i mercatini di Natale o direttamente pianificando un tour per la prossima estate, Dresda è una splendida città di origine barocca che sorge sul fiume Elba, quello che un tempo era il confine tra Germania Ovest e Germania Est. Molti sanno che fu distrutta dai bombardamenti americani al termine della Seconda guerra mondiale, ma poi è stata ricostruita e oggi i principali palazzi antichi sono tornati al loro antico splendore.
Una ricostruzione rapida e molto dibattuta
Per qualcuno un po' troppo velocemente: infatti la Frauenkirche o "Chiesa di Nostra Signora", il principale luogo di culto della città, nei progetti della Ricostruzione sarebbe dovuta rimanere sventrata per ricordare i tempi bui del nazismo e della guerra, ma poi si è proceduto a ricostruirla, non senza qualche polemica.
Dresda però, pur ricca di storia e cultura, è anche una città molto ospitale per il turista: non solo musei e cattedrale, quindi, ma anche ad esempio il ristorante Gänsedieb o "ladro di oche", con statua raffigurante lo stesso soggetto proprio davanti ai tavolini, un tempio di cibi come il brasato.
Paesaggi incantevoli e feste scoppiettanti
Oppure si può prendere parte alla Stadtfest, la festa della città, che ha luogo tutti gli anni intorno a Ferragosto. La piazza centrale della città diventa allora la sede di un animato concerto, mentre sulla terrazza d'Europa - come si chiama il lungofiume - ci sono esposizioni di moto e auto d'epoca, baracchini di hotdog e birra fresca (bisogna versare una piccola quota di cauzione che poi viene restituita per l'uso dei bicchieri di vetro), pedane per il bunjee jumping, baracchini che sembrano quasi precursori dei mercatini di Natale, con ogni genere di souvenir, fuochi d'artificio e tanto buonumore.
Oltre la Stasi, sempre meditando da buoni "germanofoni", ma anche con buonumore
Davvero, Dresda, come ogni città tedesca che si rispetti, non ricorda solo cose lugubri - tra cui l'epoca della Stasi, su cui è stato girato il film Le vite degli altri, il cui museo è nello stesso palazzo angolare o "Rundecke" dove operava l'agenzia qualche decennio fa -, ma ha anche uno spirito festaiolo notevole.
Anche gli ostelli, come il Kangaroo, per esempio, a un prezzo relativamente basso offrono pure stanze private con il bagno, e se ci si adatta allo spirito un po' spartano si può veramente ringiovanire a Dresda. Anche se c'è sempre il Museo dell'Uomo, che ci ricorda tutte le fasi della nostra esistenza, compresa la vecchiaia, che in qualche modo il visitatore giovane è invitato a sperimentare indossando speciali occhiali, apparecchi che riproducono lo stato auditivo delle orecchie dei più anziani e perfino delle specie di ciabatte che permettono di camminare come quando le gambe cominciano a essere seriamente acciaccate. Insomma, i musei della città sembrano suggerire che, se si è disposti a un po' di introspezione durante il giorno, poi si è pronti per i bagordi della Dresden by night.