In occasione della puntata di "PiazzaPulita" su La7 di questo giovedì 11 maggio è intervenuto l'imprenditore Flavio Briatore, il quale ha parlato di ricchezza e di Lavoro dei giovani, rispondendo alle domande del conduttore Formigli.

'Gli stranieri non investono in Italia perché non ci sono regole e per troppa burocrazia'

Briatore ha esordito dicendo che "In Italia c'è un pezzo di paese che diventa sempre più povero, anche fra i ceti medi c'è rabbia e delusione. I politici parlano di teoria, ma poi non la trasformano mai in pratica. E la gente soffre sempre di più perché non vede speranza".

Prima di aggiungere "I social media hanno oggi una grande responsabilità sul populismo, ci sono ragazzi che non vogliono fare assolutamente niente e prendono un nome come cane sciolto e insultano tutto il mondo; però ci sono anche ragazzi che vogliono lavorare e avere chance: noi dobbiamo aiutare queste persone che vogliono sacrificarsi". Poi ha aggiunto: "Per parlare di ricchezze immorale si pensi alle banche che hanno perso miliardi in operazioni finanziarie invece che aiutare ad esempio i piccoli artigiani e i giovani con prestiti". Sul perché dall'estero non si investe in Italia, l'imprenditore ha detto: "L'Italia non attrae gli investitori stranieri perché non ci sono regole ed è tutta un'interpretazione, la gente ha paura a investire qui.

La burocrazia è un freno bestiale. Ma quando parliamo di ricchi non dobbiamo pensare a uno che si tiene i soldi in casa ma invece a uno che può creare investimenti, se uno non ha denaro non può creare posti di lavoro, è evidente. Io vorrei che si abbassasse il costo del lavoro: non è possibile che un operaio prenda 1200 euro ma costi all'imprenditore oltre 3000 euro, ci vorrebbe un Governo che decidesse che le tasse sono al 30%".

'I giovani bravi vanno via, i meno bravi vogliono mangiare gli spaghetti con la mamma'

Ma particolarmente infuocata è stata l'ultima parte dell'intervista relativa al lavoro dei giovani, nella quale Briatore ha detto: "Nel sud Italia l'80% dei giovani va via per spostarsi al nord o nei paesi del nord Europa, ma poi non rientra più per aiutare il paese poiché rimane fuori.

Se non pensiamo a creare posti di lavoro, sarà sempre così. Quando ci sono dei momenti difficili non si può scegliere il lavoro ma fare quello a disposizione sul mercato. I ragazzi italiani sono i più bravi di tutti, io su 1300 dipendenti in giro per il mondo ho 1000 italiani; sono i più bravi ma non poi tornano più in Italia: i bravi vanno via, i meno bravi vogliono mangiare gli spaghetti con la mamma la domenica". Su questo punto l'imprenditore ha avuto un battibecco con Nicola Fratoianni (segretario nazionale di Sinistra Italiana), presente in studio, il quale ha replicato duramente che esistono centinaia di migliaia di giovani che vorrebbero lavorare ma ai quali il lavoro, quando va bene, viene proposto nella forma di un ricatto. Al quale Briatore però ha infine replicato: "Chi vuol trovare davvero un lavoro lo trova, magari non quello dei sogni, ma c'è anche gente che non lo vuole trovare".