Una buona notizia per tutte le persone che hanno avuto dei problemi ai propri possedimenti, a causa delle sempre più frequenti calamitàche al giorno d'oggi sembrano abbattersi sul nostro territorio. Spieghiamo innanzi tutto che cosa s'intende per calamità naturale. Questa parola identifica nel suo significato una sciagura, un disastro o una catastrofe; solitamente colpiscono la collettività creando delle gravi perdite materiali (purtroppo anche fisiche), e sono dovute a eventi quali climatici, inondazioni, frane, terremoti e quant'altro. Allo scopo di aiutare tutte le persone che sono state colpite da questi infausti eventi, nella Gazzetta Ufficiale sono state inserite le Ordinanze firmate da Fabrizio Curcio, Capo dipartimento della Protezione Civile, in riferimento ai contributi emanati ai privati, che dovranno fare richiesta di rimborso ai Comuni di residenza, entro e non oltre i 40 giorni.
Attivazione dei contributi
Questa Ordinanza, firmata dal Capo della Protezione Civile, fa parte della delibera del Consiglio dei Ministri inserita nella legge di stabilità (28 luglio 2016) per far fronte a tutte le segnalazioni dei cittadini privatiche hanno fatto richiesta di contributi in quanto danneggiatida calamità. All'interno di queste Ordinanze vi sono elencate anche le 40 segnalazioni di emergenza, che dal 2013 sono pervenute nelle 17 Regioni colpite dagli eventi meteo-idrogeologici. Le risorse utili per sostenere i danni provocati da calamità naturalisono finanziate in un numero pari a 800 milioni di euro da erogarsi in due anni. Questi contributi saranno devoluti in forma di finanziamento agevolato, totalmente a carico dello Stato, e prendono esempio dalle altre precedenti erogazioni governative che si sono avute in seguito agli eventi sismici, del 2009 all'Aquila e nel 2012 in Emilia.
Contributi, accesso e limiti
Le Ordinanze stabiliscono una modalità di accesso ai contributi e dei limiti, vediamo quali: per l'accesso si dovrà fare domanda, entro 40 giorni dall'evento climatico, al Comune di residenza dell'immobile o del possedimento colpito; questi calcolerà, insieme alla regione, la somma da erogare in base alla tipologia del danno subito.
Esempio: per la ricostruzione della prima casa distrutta, o per il suo 'spostamento', è stabilito un contributo fino all'80% del suo valore, ma questi non potrà superare i 187.500 euro; invece, nel caso di ristrutturazione della prima o seconda casa, il limite del rimborso è pari al 50% del suo valore e non potrà avere oltre i 150.000 euro.
Al primo esempio è stabilito un rimborso ulteriore di 10.000 euro per la demolizione dell'immobile. Tutte queste domande 'subiranno' una verifica delle istituzioni di controllo e saranno, in base a una serie di delibere del Consiglio dei Ministri, sulla quantificazione dei contributi e dei massimali, autorizzate a essere finanziate per ogni singola operazione.