Quelli in corso sono giorni decisivi sulla via che porta alla soluzione del caso pensioni Quota 96 Scuola: il prossimo 30 giugno avverrà il dibattimento alla Camera, ma i giorni di avvicinamento all’appuntamento istituzionale che potrebbe essere decisivo continuano a registrare animi decisamente surriscaldati.
La tensione è evidentemente alle stelle - comprensibile per chi rischia di dover ritardare il pensionamento di altri 3 o 4 anni a causa di un ‘semplice’ errore - e dal profilo Facebook del movimento Quota 96 si levano giudizi non proprio esaltanti sull’operato dei sindacati, ritenuti sin qui assenti e latitanti.
Al di là della complessità della vicenda, è in effetti difficile non essere d’accordo con valutazioni simili: emergenze sociali come quelle cui si assiste oggi dimostrano del resto perfettamente come il sindacato abbia perso gran parte del proprio potere di rappresentanza delle istanze dei lavoratori.
Pensioni Quota 96 Scuola, soluzione esodati svolta decisiva?
Come accennato in apertura, il caso pensioni Quota 96 Scuola è ormai giunto al bivio finale: giorno 30 giugno ci sarà la discussione alla Camera, e gli interventi di Antonella Incerti (membro della Commissione Lavoro Pubblico e Privato, stando alla quale ‘oltre a quella degli esodati ci sono molte altre questioni innescate dalla legge Fornero’ tra cui ‘quella dei Quota 96 dei lavoratori della Scuola’) e Cesare Damiano (da sempre in pressing sul governo perché si trovi una soluzione) non fanno che preparare il terreno.
L’annuncio di una nuova salvaguardia per gli esodati dimostra come il governo abbia finalmente intenzione di risolvere le vertenze previdenziali ancora aperte una volta per tutte, ma di batoste gli esodati della Scuola ne hanno prese tante. Urge dunque attendere, tenendo a mente che sono tre le possibili soluzioni al vaglio perché il caso Pensioni Quota 96 Scuola possa essere risolto.
Pensioni Quota 96 Scuola, sindacati assenti ed è polemica
In prossimità della fatidica data del 30 giugno alcune confederazioni sindacali hanno espresso il proprio sostegno alle categorie interessare dall’iter di riforma della previdenza: su tutte la Cisl, con il leader Raffaele Bonanni ad aver dichiarato che il sindacato è pronto a dare ‘un contributo concreto e responsabile per un’efficace azione di governo nel segno delle riforme istituzionali e di una rinnovata coesione sociale’.
L’intervento è stato però giudicato eccessivamente tardivo dai membri di Quota 96, che si aspettavano un sostegno più deciso e soprattutto la messa in atto di una qualche mossa che andasse al di là di semplici dichiarazioni d’intenti. La critica espressa dal movimento fornisce in effetti un’interessante spunto di riflessione sulla perdita di potere dei sindacati, ad oggi sempre più in difficoltà nel rappresentare le istanze dei lavoratori.
E Voi cosa ne pensate? Credete che il caso pensioni Quota 96 Scuola verrà definitivamente risolto? Come giudicate il lavoro svolto dai sindacati all’interna della vicenda degli esodati della Scuola? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!