Continua a far discutere il piano formulato dal duo Giannini-MIUR per riformare la Scuola; intervistato da Italia Oggi il sottosegretario Reggi ha sottolineato che entro una settimana il testo della riforma sarà inviato a Renzi perchè prenda una decisione, il tutto mentre il ministro Giannini annunciava che per i provvedimenti più urgenti arriverà subito il decreto legge. Più in là si provvederà al resto con una legge delega.



Una vera e propria rivoluzione quella che si prospetta all’orizzonte per la Scuola, con Giannini e il MIUR che paiono più che mai decisi a procedere accelerando i tempi; a far discutere sono comunque le dichiarazioni rilasciate da Reggi, che ha tenuto a precisare alcuni punti della riforma.



MIUR, Scuola e piano Giannini: Renzi decide nel giro di una settimana



‘A giorni il Ministero dell'Istruzione invierà le proposte di riforma al premier Matteo Renzi, a cui spetta la decisione finale. Lui ha un'idea della scuola molto avanzata e le modalità giuste per raccontarla’: con queste parole il sottosegretario Reggi ha sottolineato che il piano Giannini-MIUR verrà trasmesso nel brevissimo a Renzi, che avrà così la possibilità di ufficializzare il corpus di novità valide per l’universo Scuola annunciate sin dal suo insediamento (‘La Scuola sarà al centro del nostro mandato’ aveva detto il premier una volta eletto).



Alcuni punti del programma di Giannini e del MIUR sono però ancora oscuri, ecco che il sottosegretario Reggi ha tenuto a fare alcune precisazioni: ‘Non ho mai detto che i docenti passeranno da 18 ore di cattedre a 36 ore, si tratta solo di differenziare i carichi di lavoro nell'ambito degli orari previsti e che già oggi molti fanno. Ora il contratto nazionale prevede avanzamenti di stipendio solo con l'anzianità di servizio, con i sindacati invece tratteremo progressioni differenziate in base ai carichi di lavoro. Il contratto diventerà flessibile - ha dichiarato Reggi parlando della Scuola e del piano Giannini-MIUR.



‘Stiamo lavorando a costanza di orario di lezione, 18 ore alle medie e alle superiori, 22 nella primaria, 25 per l'infanzia, un aumento dell'orario di cattedra non è mai stato nel novero delle cose. Ci sono poi le altre ore di lavoro, a cui si assolve dentro e fuori la scuola. Ed è su questo che agiremo’ ha concluso Reggi.



Nella giornata di ieri è invece arrivata la reazione dell’ANIEF, con il presidente Marcello Pacifico ad aver sottolineato che prima di ogni possibile trattativa (lo stesso Reggi ha invitato i sindacati a dialogare col MIUR sulla riforma della Scuola) è importante che venga ridiscussa la questione stipendi.

MIUR, Scuola e piano Giannini: decreto legge subito, legge delega più in là



Non appena Renzi avrà dato il proprio parere, la riforma della Scuola operata dal duo Giannini-MIUR verrà concretizzata sotto due differenti forme: ‘Entro la fine dell’estate presenteremo il decreto per la riorganizzazione della scuola. Se possibile, prima delle ferie estive - ha dichiarato al riguardato il ministro Giannini - Decreto per le cose più urgenti e poi, probabilmente, una legge delega’.



Tempi stretti dunque e riforma della Scuola nel breve, ma prima occorrerà comprendere a pieno ogni punto della manovra; sin qui infatti sono emersi numerosi fraintendimenti, e sino a quando il provvedimento non sarà steso su carta il quadro non potrà dirsi completo.



Restano da discutere anche le questioni attinenti la cancellazione di graduatorie d’istituto, TFA e PAS e la riduzione della durata delle Scuole superiori, che dovrebbe scendere a 4 in luogo degli attuali 5 anni.



Voi cosa pensate di questa riforma? Siete favorevoli a legare l’aumento della retribuzione solo ed esclusivamente ad incarichi extra o vorreste un aumento generalizzato? Giudicate positivamente l’ ipotesi di cancellazione di TFA, PAS e graduatorie d’istituto? Fateci avere il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!