Si torna a parlare del problema delle Pensioni precoci e usuranti, ma le notizie che all'ordine del giorno fanno il bello e il cattivo tempo. Da un lato, infatti, è stata rilanciata l'ipotesi del prepensionamento, dall'altro la riforma della scuola di Renzi potrebbe fare lo sgambetto all'agognata pensione anticipata.
Riforma Pensioni precoci e usuranti: Poletti, Damiano e la pensione anticipata
Tra l'affollamento dei problemi del sistema previdenziale, si accende nuovamente una speranza per le pensioni di lavoratori precoci e lavori usuranti che da tempo ormai attendono una correzione della riforma Fornero che li obbligherebbe a lavorare fino all'età di quasi 67 anni.
Si è tornato a parlare di pensione anticipata a 62 anni con 35 di contributi, per un prepensionamento ancora una volta rilanciato da Damiano, presidente della Commissione Lavoro, che ha ottenuto l'avallo del Ministro del Lavoro Poletti. La proposta accolta positivamente da lavoratori precoci e usuranti che attendono la pensione non è tuttavia una vera novità e deve fare i conti con la cassa dello Stato, saldamente blindata dalle riforme di Renzi.
Renzi, la riforma scuola e le pensioni: per usuranti e precoci c'è ancora speranza?
Le buone notizie sulle pensioni di usuranti e precoci che vedono nella pensione anticipata un autentico miraggio devono, come già accennato, fare i conti con il piano di riforme del governo Renzi.
Sono giorni che l'agenda governativa sembra aver improvvisamente cambiato rotta dopo le tante promesse di una riforma del sistema previdenziale necessaria più che mai per sia per chi insegue la pensione ormai da anni, sia per chi la pensione potrebbe non vederla mai, non avendo mai iniziato a lavorare. Lo sanno bene gli oltre 4000 quota 96 che anche quest'anno si sono visti letteralmente sbattere la porta in faccia dall'ennesima illusione di un pensionamento imminente, a rincorso da oltre due anni, strappato loro da una svista della legge Fornero.
C'è poi il problema delle pensioni dei lavoratori precoci, usuranti e degli esodati che aspettavano un radicale cambiamento proprio in questi mesi con l'attesa legge di Stabilità.
Le ultime notizie lasciano però ben poco spazio alle attese riforme di tutti questi lavoratori risucchiati dal sistema pensionistico: la cosiddetta "Buona Scuola" di Renzi sembra in un sol colpo aver assorbito tutte le priorità e le energie del governo Renzi: per attuare tutti i punti previsti da tale riforma, serviranno infatti svariati miliardi di euro, che dissolverebbero in un lampo la possibilità di interventi nel sistema pensionistico.
Per le pensioni di precoci, usuranti, esodati e quota 96 insomma la riforma della scuola di Renzi sembra aver cambiato le carte in tavola. Cosa succederà? Tutti gli occhi sono puntati verso la prossima legge di Stabilità, ma per il momento regna l'incertezza. Riuscirà il governo a dare risposte concrete una volta per tutte? Per essere informati in tempo reale sugli eventuali aggiornamenti, vi invitiamo a cliccare il taso "segui" all'inizio dell'articolo.