E' da poco diventato direttore dell'Inps ma ha già voglia di imprimere una svolta. Stiamo parlando di Massimo Cioffi, appena approdato ai vertici dell'ente previdenziale, che in occasione di una conferenza tenutasi a Milano ed incentrata sulle problematiche del lavoro e dell'innovazione progettuale nel campo dell'impiego ha confermato la volontà da parte dello stesso ente di dotarsi di nuovo personale. Molti di voi ricorderanno senz'altro la bagarre mediatica innescatasi qualche mese fa attorno al concorso INPS 2015 quando anche testate del calibro di Corriere della Sera e Stampa diedero notizia di un imminente concorso bandito dall'organismo del presidente Boeri.

Una notizia falsa che si rivelò essere una bufala, smentita dagli stessi organi dirigenti che oggi danno invece nuove speranze. Una forza lavoro nuova e motivata dal fatto di essere alla prima esperienza lavorativa potrebbe in effetti risultare funzionale anche al progetto 'politico' allo studio da parte dello stesso Tito Boeri, che ha da poco inaugurato l'era cosiddetta della trasparenza. Anche il governo Renzi parla da mesi di staffetta generazionale, svecchiamento del personale in forza alla PA e di turn over ragion per cui sarebbe utile analizzare la situazione dell'ente pensionistico, i cui dipendenti hanno un'età media elevatissima e vicina ai 55 anni.



Novità concorso INPS 2015, assunzioni e contratto: Cioffi apre la via ma il governo dovrà fare la sua parte

'Sono anni che non ci sono concorsi e assunzioni. Senza nuove leve, però qualsiasi struttura muore […] Dobbiamo poter immettere persone nuove e dare loro il tempo di imparare': questo il pensiero espresso da Cioffi e riportato dal portale online LaLeggepertutti.it. Un concorso INPS valido per questo 2015 sarebbe in effetti basilare anche e soprattutto considerato il peso sempre crescente che questo ente va assumendo nel panorama socio-nazionale. Il problema è sempre lo stesso, ovvero la compatibilità della cosa con le risorse di finanza pubblica: 'La spending review è sacrosanta ma ci sono tanti modi per giungere al risultato: vogliamo un controllo voce per voce o un controllo complessivo che garantisca l'obiettivo dei risparmi?' ha dichiarato Cioffi piuttosto sicuro sulla linea da dover seguire. Sia chiaro, le professionalità in forza all'ente sono di primo livello ma introitare forze fresche potrebbe fare solo del bene. Cioffi tra l'altro ha grande esperienza in questo campo essendo già stato manager all'Enel. In quel caso, con la guida di Cioffi, si decise di prepensionare alcuni blocchi di dipendenti, misura che fece largo a 2500 nuove immissioni fra apprendistato e alternanza scuola-lavoro. Stessi tipi di contratto che almeno all'inizio si potrebbe adottare anche in riferimento all'INPS. Come sostenuto in apertura sarebbe un segnale importante anche in ottica governo. Vividi sono stati durante l'ultimo anno gli sforzi del ministro Madia, che prima con la riforma della PA e poi con il relativo ddl delega ha tentato di portare avanti misure quali quelle del pensionamento d'ufficio in grado di svecchiare il personale. Il tutto si accompagnerebbe anche all'opera di digitalizzazione che da anni porta avanti la PA senza grande successo: forze fresche notoriamente più a loro agio con le nuove tecnologie potrebbero imprimere un'importante accelerata all'intero processo. A questo punto non resta che attendere.