Continua a segnare temperature da bollino rosso il termometro del dibattito sui nuovi sviluppi in tema di previdenza e abbandono dell'impiego. L'operazione trasparenza annunciata dal presidente dell'Inps Tito Boeri alcune settimane fa sembra essersi tramutata in un'operazione 'mediatica', con più esponenti del governo e non che a turno si presentano in tv o alle radio per spiegare canoni e principi ispiratori della nuova riforma. L'ultimo contributo in tema di pensione anticipata 2015 l'ha fornito proprio Boeri, che ospite degli studi di La 7 ha dipinto i tratti del provvedimento che il proprio ente presenterà al Parlamento.

Reddito minimo, sistema contributivo e vitalizi, l'ex professore della Bocconi ha parlato a 360 gradi esponendo le linee fondanti della riforma che verrà. Il problema però è che in Aula sono in corso già da diversi mesi dibattiti piuttosto avanzati su specifici provvedimenti (pensiamo a Quota 100 o al ddl che prevede l'uscita a 62 anni più 35 di contributi), misure che al momento il premier sembra non voglia prendere in considerazione. 'Così si umilia il Parlamento' ha chiosato al riguardo il Vice Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Renata Polverini.

Ultime novità pensione anticipata 2015 e riforma Boeri-INPS: reddito minimo, contributivo e vitalizi, ddl ignorati da Renzi

'A giugno faremo una proposta completa per modificare la riforma Fornero, ormai manca poco, presto vedrete tutto': laconico ed evidentemente soddisfatto, il presidente dell'INPS Tito Boeri ha annunciato che il piano di riforma su pensione anticipata 2015 e previdenza sviluppato dall'ente è pronto. Volessimo tentare di ricostruirlo potremmo dire che ci sarà certamente spazio per un reddito minimo (e non di cittadinanza) da indirizzare verso le sacche di maggior povertà e per un ricalcolo degli assegni previdenziali, che dovrebbero essere interamente improntati al sistema contributivo. Boeri vuole inoltre più flessibilità in uscita e punta deciso su un taglio dei vitalizi, obiettivo comunque arduo da raggiungere. E mentre il leader dell'ente spiegava in diretta tv i punti del proprio programma, in Aula il senatore del PD Beppe Lumia, esponente della Commissione parlamentare d'inchiesta antimafia, interpellava i ministri Poletti e Alfano chiedendo che 'chi si macchia di reati di stampo mafioso o terroristico non possa percepire Pensioni, indennità e contributi'.



Come si sottolineava pocanzi viviamo un momento nel quale Renzi, il governo e i suoi membri vanno spiegando in più modi e forme cosa faranno del sistema previdenziale italiano. Il punto è che lo fanno come se non esistessero proposte concrete al riguardo laddove invece il Parlamento pullula di ddl. 'Sull'introduzione della flessibilità in uscita rispetto alla riforma Fornero - ha dichiarato il vice presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Renata Polverini intervenuta ad Omnibus su La7 - il governo non può continuare ad umiliare il Parlamento. Alla Camera sono state depositate diverse proposte di legge di tutti i gruppi parlamentari che darebbero una soluzione, ma sono state bloccate'. Non solo, c'è chi ritiene che Renzi abbia plagiato il proprio programma: 'Il piano del premier sulla pensione anticipata è una nostra proposta, la ribadiamo da quattro anni' ha eloquentemente commentato il leader dell'UIL Carmelo Barbagallo. Insomma il clima rimane piuttosto acceso, una maggiore serenità di fondo sarebbe più auspicabile per costruire un percorso completo e condiviso. Staremo a vedere.